Un impatto cosmico ha “scippato” un pianeta della sua atmosfera: trovate per la prima volta le prove di un simile evento

Circa 200.000 anni fa, il gigantesco impatto di un corpo roccioso contro un pianeta delle dimensioni della Terra lo ha privato della sua atmosfera
MeteoWeb

Un gigantesco impatto ha strappato via l’atmosfera a un pianeta di dimensioni simili alla Terra: lo scippo cosmico e’ avvenuto circa 200.000 anni fa in un sistema planetario distante 95 anni luce, attorno alla stella chiamata HD 172555. Eventi simili si sospettavano da tempo, ma adesso per la prima volta e’ stata trovata la prova dell’impatto. La scoperta è opera di un gruppo internazionale di astronomi, del quale fanno parte Massachusetts Institute of Technology (Mit), Universita’ Nazionale d’Irlanda a Galway e l’universita’ britannica di Cambridge. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

Le tracce della collisione si trovano attorno alla stella, che ha 23 milioni di anni, e sono tali da far pensare che a colpire il pianeta sia stato un corpo roccioso piu’ piccolo che sfrecciava velocissimo lungo la sua orbita. I gas che circondano la stella contengono ancora le tracce dell’atmosfera che l’impatto ha strappato via al pianeta. “E’ la prima volta che rileviamo un fenomeno del genere”, osserva la coordinatrice della ricerca, Tajana Schneiderman, appena laureata presso il dipartimento di Scienze planetarie, atmosferiche e della Terra del Mit.

L’attenzione dei ricercatori si è concentrata sulla stella HD 172555 per via della composizione così insolita delle sue polveri, ricca di minerali presenti in frammenti molto piu’ fini di quelli che ci si potrebbe aspettare di trovare nei materiali che circondano una stella. Per osservarli in dettaglio, i ricercatori hanno utilizzato le antenne del radiotelescopio Alma (Atacama Large Millimeter Array) dell’Osservatorio europeo meridionale (Eso), sulle Ande cilene. L’indizio piu’ importante e’ stata la presenza del monossido di carbonio, il 20% piu’ abbondante di quando non lo sia nell’atmosfera di Venere ed e’ a partire dalla misura della sua concentrazione che i ricercatori hanno potuto ricostruire la catastrofe.

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