L’esopianeta WASP-76 b potrebbe essere più caldo di quanto ritenuto finora.
WASP-76 b, che si trova a circa 640 anni luce dal Sole, è un gioviano ultra-caldo che sfreccia intorno alla sua stella madre una volta ogni 1,8 giorni terrestri. Questa estrema vicinanza alla stella ha plasmato il gigante gassoso, rendendolo un bizzarro mondo infernale senza analoghi nel nostro Sistema Solare.
Ad esempio, le enormi quantità di radiazione stellare che WASP-76 b assorbe hanno gonfiato immensamente l’esopianeta: è 1,85 volte più largo di Giove nonostante possieda solo l’85% della massa del pianeta. WASP-76 b è in rotazione sincrona, mostra sempre la stessa faccia alla sua stella proprio come fa la Luna con la Terra.
WASP-76 b è inoltre incredibilmente caldo. Gli astronomi stimano che sul suo lato notturno vi siano 1.300°C, mentre le temperature sul lato diurno si aggirano intorno a 2.400°C, una temperatura in grado di vaporizzare molti metalli. In effetti, gli scienziati pensano che i forti venti trasportino il ferro vaporizzato dal lato diurno dell’esopianeta al lato notturno più freddo, dove condensa e cade sotto forma di pioggia di ferro fuso.
WASP-76 b è però probabilmente ancora più estremo di quanto suggeriscono studi precedenti, secondo una nuova ricerca. Un team di scienziati ha osservato l’esopianeta utilizzando il telescopio Gemini North, vicino alla sommità del vulcano Mauna Kea delle Hawaii, e ha individuato la firma del calcio ionizzato – una versione elettricamente carica dell’elemento – nella sua atmosfera superiore.
“Stiamo vedendo così tanto calcio, è una caratteristica davvero forte,” ha spiegato Emily Deibert dell’Università di Toronto. “Questa firma spettrale del calcio ionizzato potrebbe indicare che l’esopianeta ha venti molto forti nell’atmosfera superiore“. “Oppure la temperatura atmosferica sull’esopianeta è molto più alta di quanto pensassimo“.
Deibert è l’autrice principale di uno studio che riporta i nuovi risultati di WASP-76 b, pubblicato online ieri, 5 ottobre, sull’Astrophysical Journal Letters.
I ricercatori hanno anche presentato i risultati al 53° Meeting dell’American Astronomical Society’s Division for Planetary Sciences.
Il nuovo studio, che non specula su quanto possano essere più alte le temperature di WASP-76 b, rafforza ulteriormente il fatto che la nostra galassia è un luogo incredibilmente vario, costellata da un’ampia varietà di pianeti esotici. Negli ultimi dieci anni o giù di lì, gli astronomi hanno iniziato ad apprezzare questa diversità planetaria, anche se molte altre sorprese sono senza dubbio in serbo mentre guardiamo più in profondità e con più precisione nello Spazio.
“Mentre eseguiamo il rilevamento di dozzine di esopianeti, che abbracciano una gamma di masse e temperature, svilupperemo un quadro più completo della vera diversità dei mondi alieni – da quelli abbastanza caldi da ospitare pioggia di ferro ad altri con climi più moderati, da quelli più pesanti di Giove ad altri non molto più grandi della Terra,” ha affermato il coautore dello studio Ray Jayawardhana, professore di astronomia alla Cornell University di Ithaca, New York.
“È significativo che con i telescopi e gli strumenti di oggi, possiamo già imparare così tanto sulle atmosfere – i loro elementi costitutivi, proprietà fisiche, presenza di nuvole e persino modelli di vento su larga scala – di pianeti che orbitano attorno a stelle a centinaia di anni luce di distanza,” ha concluso Jayawardhana.