L’aurora boreale è arrivata in Italia. Precisamente in Valtellina, salendo verso il Gran Zebrù, dov’è stata immortalata in piena notte sabato 30 ottobre dal famoso alpinista Marco Confortola. La sua foto su instagram ha raccolto oltre 6.000 “like”, e persino il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’ha ringraziato per aver fotografato “un evento estremamente raro da vedere in Italia“. Si tratta, infatti, di un fenomeno davvero eccezionale per il nostro Paese: le aurore polari sono tipiche – appunto, come dice il nome stesso – nelle aree polari. Possono spingersi, seppur raramente, fino al Nord Europa, sulle isole Britanniche e nella penisola Scandinava, in occasione di espulsioni solari particolarmente intense. Ma la raffica di tempeste geomagnetiche di questi giorni le ha spinte ancora più in basso. Pochi giorni fa sono state documentate in abbondanza sull’Inghilterra, ma il fenomeno sull’Italia è ancora più raro. Celebre l’evento della notte tra 17 e 18 novembre 1848 quando il fenomeno fu talmente intenso ed esteso da essere visibile anche al Sud del nostro Paese, addirittura a Roma e a Napoli. Nel capoluogo partenopeo fu osservato dagli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e da Mario Patrelli, direttore dell’Osservatorio di Marina. In quell’occasione, sempre a Napoli, il pittore Salvatore Fergola realizzò due dipinti proprio dall’Osservatorio di Capodimonte. Anche in quel caso, il fenomeno non si rivelò con il solito colore verde tipico delle zone polari, ma con tonalità volte al rosso proprio come accaduto nei giorni scorsi sulle Alpi (vedi l’immagine del dipinto di Fergola in coda all’articolo). Anche a Roma il fenomeno ebbe enorme eco, affascinando e sconvolgendo la vita dei romani che non parlarono d’altro per settimane.
Attenzione a un’altra grande tempesta solare che colpirà la terra nelle prossime ore.