La Blue Origin, società aerospaziale di Jeff Bezos, aveva fatto causa alla NASA contestando l’assegnazione di un contratto da 2,9 miliardi di dollari a SpaceX di Elon Musk, per costruire il lander che riportera’ gli astronauti statunitensi sulla Luna, nell’ambito delle missioni “Artemis” che dovrebbero partire nel 2024. Blue Origin ha però perso la causa intentata davanti al Court of Federal Claims, il tribunale federale che si occupa delle cause contro il governo statunitense.
Secondo la società di Bezos, la NASA non avrebbe tenuto conto dei punti di forza della soluzione proposta da Blue Origin e allo stesso tempo avrebbe sottovalutato i rischi connessi al progetto Starship di SpaceX. Inoltre, la NASA avrebbe dato troppa importanza all’offerta meno costosa.
L’agenzia spaziale americana, inizialmente, aveva annunciato l’intenzione di assegnare il contratto a due aziende con lo scopo di garantire la concorrenza. Il tutto è nato quando la NASA, a causa del taglio consistente del budget assegnato dal Congresso al progetto, ha preferito optare per un fornitore unico, assegnando il contratto a SpaceX.
In precedenza, Bezos si era rivolto al Government Accountability Office, sezione investigativa del Congresso degli Stati Uniti d’America dedita all’auditing e alla valutazione in varie materie, che aveva bocciato il ricorso.