Lunedì 22 novembre, è andato in onda su Rai 2 il documentario “Sotto il Vulcano”, co-prodotto da Rai Documentari e France Television, incentrato sui vulcani italiani, tra cui i Campi Flegrei. Il documentario ha suscitato preoccupazione nei residenti dell’area flegrea per le problematiche trattate relative alla possibile evoluzione del bradisismo e al rischio vulcanico. Per questo motivo, molti cittadini, allarmati, si sono rivolti al sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, chiedendo chiarimenti sul significato di alcune affermazioni e invitando l’amministrazione a valutare l’opportunita’ di un passaggio ad una fase operativa di pre-allarme vulcanico.
“La consapevolezza dei problemi che riguardano il nostro territorio, unita alla grande incertezza su come, dove e quando eventuali situazioni critiche possano realizzarsi, ci deve indurre alla prudenza senza creare inutili allarmismi o farci sopraffare dalle preoccupazioni“, ha affermato Figliolia nel suo appello alla serenita’. Il sindaco si e’ riservato di chiedere, nelle sedi appropriate, chiarimenti su quanto riportato nel programma. “Il documentario ha concesso ampio spazio ad una serie di ricerche di punta attualmente in corso sui vulcani italiani. Sebbene sia convinto che fare arrivare ai cittadini la voce libera della scienza abbia sempre un grande valore formativo, penso che tutti voi concordiate sull’opportunita’ di tenere distinta la legittima aspirazione a sapere di piu’ con la necessita’ di rapportarci con i rischi che gravano sul nostro territorio con saggezza e pragmatismo, evitando di farsi prendere la mano da paure indotte da immaginarie animazioni o da affermazioni ad effetto – ha continuato Figliolia -. Per guardare con rigore e freddezza ai rischi che possono riguardare il nostro comune, i nostri punti di riferimento sono gli organi istituzionali nazionali e regionali di Protezione Civile“.
“Siamo continuamente ed ottimamente informati su quello che sta accadendo – prosegue il sindaco -. Sappiamo bene che la previsione dei fenomeni naturali, compresi quelli vulcanici, e’ gravata da grande incertezza e proprio per questo conosciamo quanto sia importante disporre di un sistema ben organizzato di controllo e valutazione dei dati. Le voci dei singoli ricercatori vanno considerate come opinioni utili ad arricchirci sul piano della conoscenza, ma distinte della voce degli organi collegiali ufficiali. In caso di dissonanza di opinioni non spetta a noi, bensi’ agli organi competenti, chiarire a quale visione dobbiamo fare riferimento”.