Un flusso minore di vento solare si sta avvicinando alla Terra e potrebbe causare disturbi geomagnetici polari: l’arrivo è previsto oggi, 9 Novembre.
Il materiale gassoso è stato proiettato nello Spazio da un buco coronale nell’atmosfera solare.
Aurore potrebbero apparire intorno al Circolo Polare Artico: quanto prevedono questo fenomeno, gli scienziati usano il c.d. Planetary K-index, che misura il disturbo della componente orizzontale del campo magnetico terrestre su una scala di 9 punti. Oggi questo valore dovrebbe raggiungere il livello 3 o 4 (valori maggiori o uguali a 5 indicano la presenza di una tempesta magnetica).
Per approfondire:
La CME “cannibale” che ha colpito la Terra è un chiaro segnale: il Sole si sta risvegliando e non è una buona notizia
Cos’è un buco coronale
Un buco coronale è un’area nell’atmosfera del Sole dove il campo magnetico arretra e consente ai gas di sfuggire: si tratta di un vero e proprio “squarcio” che appare sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese.
Sono regioni che appaiono più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette e si tratta in genere di fenomeni estesi e di lunga durata: sono in grado di produrre raffiche veloci di vento solare che, se raggiungono la Terra, possono innescare aurore polari, tempeste geomagnetiche e interferenze nelle comunicazioni radio.
Cos’è il vento solare
I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h.
Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.