I quasi-satelliti sono dei corpi celesti simili ad un pianeta o ad un satellite, la cui orbita però comprende sia il suo pianeta che la rispettiva stella. L’orbita di un quasi-satellite attorno al Sole impiega esattamente lo stesso tempo di quella del suo pianeta, ma in genere ha una maggiore eccentricità.
Tra i quasi-satelliti per ora noti della nostra Terra vi sono: 3753 Cruithne, 2002 AA29, 2003 YN107, 2004 GU9, (419624) 2010 SO16, 2014 OL339 e 469219 Kamoʻoalewa. I primi due rimangono in orbite quasi satellitari per periodi compresi tra decine e centinaia di anni. Anche a causa di questi lunghi periodi orbitali, si sa ancora ben poco dei quasi-satelliti della Terra, una classe di piccoli corpi del sistema solare vicini al nostro pianeta che orbitano attorno al sole ma rimangono vicini alla Terra, in quanto deboli. Sebbene siano difficili da osservare, una equipe di ricercatori statunitense ha utilizzato il Large Binoculare Telescope (LBT) e il Lowell Discovery Telescope (LDT) per condurre una caratterizzazione fisica completa dei quasi-satellite. Lo studio è stato ora pubblicato su Nature.
E’ stato osservato il particolare Kamoʻoalewa, il quasi-satellite la cui scoperta è stata annunciata dalla NASA nel 2016, per valutarne l’affinità con altri gruppi di oggetti vicini alla Terra. Ciò che ne è emerso è che Kamoʻoalewa presenta una composizione a base di silicato, ma con arrossamenti superiori a quelli che si vedono tipicamente tra gli asteroidi nel sistema solare interno. La conclusione dei ricercatori è stata che i quasi-satelliti siano costituiti da silicati simili a quelli della Luna. Questa interpretazione implica dunque l’ipotesa di una sorta di ‘disgregazione spaziale’ e fa sorgere la prospettiva, concreta, che Kamo’oalewa possa comprendere materiale lunare.
Dei cinque quasi-satelliti vicini alla Terra, Kamoʻoalewa è il più stabile. La sua orbita è molto simile a quella del nostro Pianeta. Orbita intorno al Sole con un periodo orbitale di circa un anno, compiendo allo stesso tempo dei circuiti retrogradi intorno alla Terra. Inizialmente la caratterizzazione fisica della ‘popolazione quasi-satellitare’ è stata carente a causa della difficile osservazione della geometria, dovuta soprattutto al breve tempo di permanenza nello spazio vicino alla Terra. Solo Kamoʻoalewa è in una posizione favorevole per le osservazioni una volta all’anno, intorno ad aprile, quando diventa abbastanza luminoso per essere analizzato da grandi telescopi sulla Terra. Queste regolari finestre di osservazione ne hanno consentito lo studio continuato, portando ad una scoperta che potrebbe fare nuova luce sulla formazione del Sistema Solare.