Il Consorzio di indennizzo assicurativo (CCS) spagnolo, che dipende dal Ministero dell’Economia e della Trasformazione Digitale, ha ricevuto finora 2.209 richieste di risarcimento e ha già pagato più di 42,48 milioni di euro alle persone colpite dall’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, sull’isola di La Palma, in corso dal 19 Settembre.
Il governo delle Isole Canarie ha revocato ieri l’ordine che imponeva ad alcuni residenti (circa 3mila) di non uscire di casa: il provvedimento ha riguardato i quartieri costieri di Tazacorte – l’omonima zona, San Borondón ed El Cardón – a causa dei gas generati da una nuova colata lavica, che ha raggiunto il mare.
La nuova colata (situata tra le montagne di Todoque e La Laguna) ha raggiunto la costa lunedì e ha iniziato a formarsi un nuovo delta lavico, cresciuto oltre 13 ettari in poche ore, secondo El País (l’ultimo aggiornamento risale alla serata di ieri).
Per quanto riguarda l’emissione di cenere, proseguono i disagi per l’aeroporto dell’isola, dove nessuna compagnia aerea opera da sabato, e la situazione rimarrà tale fino al prossimo fine settimana.
Gli scienziati prevedono che la nube di ceneri e anidride solforosa continuerà ad essere smaltita verso est nord-est, quindi “probabilmente” proseguirà uno scenario sfavorevole per le operazioni aeronautiche nel caso in cui l’attività effusiva del vulcano continui in modo simile a quello attuale.