Gli Amish sono comunità religiose formatesi nel 1500 in particolare negli Stati Uniti. Si tratta di popolazioni che vivono in maniera semplice, senza tecnologia o elettricità, senza mezzi di trasporto moderni e con regole molto rigide in merito ai contatti con il mondo esterno. Per questo motivo l’isolamento delle popolazioni Amish ha fatto sì che con l’avvento del Covid-19 essi diventassero un massiccio esperimento sociale.
Gli Amish della Pennsylvania, in particolare, sono dei gruppi religiosi cristiani di dottrina anabattista, che rimangono ancorati al passato seguendo uno stile di vita semplice e isolandosi dal mondo esterno nel rifiuto dell’evoluzione tecnologica. La comunità Amish conta circa 230.000 persone in 22 zone ubicate negli Stati Uniti e in Ontario (Canada). La congregazione Amish di Lancaster è la seconda più grande del mondo, solo dopo la comunità della contea di Holmes (in Ohio). Alla fine della scorsa primavera un’ondata di COVID-19 ha attraversato la comunità di Plain quando hanno ripreso i servizi religiosi, infettando un numero imprecisato di Amish e Mennoniti nella contea di Lancaster.
L’amministratore di un centro medico nel cuore della comunità Amish nel New Holland Borough stima che ben il 90% delle famiglie Plain da allora abbia avuto almeno un membro della famiglia infetto e che questa enclave religiosa abbia raggiunto ciò che nessun’altra comunità negli Stati Uniti ha avuto: l’immunità di gregge.
Gli Amish non amano tre cose delle società moderne: governo, scuole pubbliche e sistema sanitario, ovvero tutti ‘settori’ che sono parte del ‘sistema Covid’. Per questo motivo, invece che avere a che fare con questi tre settori pubblici, queste popolazioni hanno scelto di lasciare che il Covid facesse il proprio corso. Fin da subito, durante le messe, tutti hanno bevuto dalla coppa in comunione, e fin da subito tutti hanno preso il coronavirus. Un po’ come si faceva fino agli anni ’70 in alcune zone d’Italia, dove se c’era bambini con morbillo, rosolia o altre malattie esantematiche, li si teneva a contatto con altri bambini in maniera tale che tutti sviluppassero gli anticorpi, in quel caso però utili per tutta la vita. Nel caso del Covid solo per un periodo di tempo di limitato, anche se non si conosce ancora questo limite.
Il Covid “non lo abbiamo negato ma lo abbiamo affrontato“, spiegano gli Amish. In questo modo a metà maggio 2020 per loro tutto è tornato alla normalità pre-Covid. “Non volevamo andare in ospedale, meglio a casa con qualcuno intorno che in ospedale isolati“, raccontano ancora ai media locali alcuni membri della comunità. Gran parte della popolazione si è infettata ed è così che la comunità Amish di Lancaster è stata la prima al mondo ad aver raggiunto l’immunità di gregge.
Molti malati non facevano nemmeno i tamponi: temevano di non poter più lavorare, o di vedere limitata la loro libertà. Allo stato attuale non vi è nessuna evidenza che vi siano più morti tra gli Amish che nel resto della popolazione. È impossibile sapere quanto in profondità nella comunità si siano diffuse le infezioni. Allen Hoover, mennonita del Vecchio Ordine e amministratore del Parochial Medical Center, una clinica che serve principalmente la comunità di Plain, ha ipotizzato che tra coloro che mostravano sintomi, meno del 10% avesse acconsentito a essere testato.
Alla fine di aprile e all’inizio di maggio, quando Hoover ha affermato che il virus ha attraversato senza ostacoli la comunità di Plain, il tasso di positività della contea – la percentuale di test positivi – ha superato il 20%, il più alto della pandemia, secondo Covid Act Now, un’organizzazione no profit che fornisce dati sulle malattie locali. L’anno scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato ai governi di utilizzare un tasso del 5% o inferiore per due settimane come soglia per la riapertura. Se la valutazione di Hoover fosse accurata e se fossero stati testati più pazienti Plain, il tasso di positività avrebbe potuto benissimo essere più alto. Mentre così pochi sono stati testati, molti hanno mostrato tutti i sintomi che sono diventati così emblematici della malattia. Cooper ha stimato che il centro medico ha visto – in media – quasi una dozzina di infezioni al giorno. Il numero di pazienti è diminuito in estate prima di riprendere in autunno, anche se non a un ritmo simile a quello osservato in primavera. I casi ora sono rari.
Che gli Amish abbiano trovato la ‘ricetta’ giusta per affrontare e vincere il Covid? Affrontarlo di petto e ottenere così l’immunità più naturale ed efficace che esista, ovvero quella da infezione da virus, ha permesso a queste popolazioni di uscire dallo stato emergenziale nel giro di pochi mesi. Loro non si definiscono più intelligenti degli altri, ma semplicemente più pragmatici, che in parole povere significa che invece della scienza hanno seguito i ‘consigli della nonna’. E a quanto pare, come hanno appurato anche gli esperti, ha funzionato.