Il maltempo ampiamente annunciato che ha colpito la Campania, sta causando forti piogge. Le province più colpite sono quelli di Salerno e Benevento, con dati pluviometrici che indicano 86mm di pioggia caduti a Pannarano, 77mm a Bosco (S. G. Piro), 69mm a Salitto Olevano, 66mm a Montano Antilia, 65mm a Buonabitacolo, 48mm a Campoli del Monte Taburno.
Le piogge intense hanno provocato il crollo di alcuni massi in Costiera Amalfitana sulla Statale 366 Agerolina, nel comune di Furore. Dopo le 12 di oggi pietre di grandi dimensioni, staccatisi dal costone prospiciente la strada, sono piombate sull’asfalto su cui, fortunatamente, non vi erano veicoli in transito. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Maiori col sindaco di Furore. Per ragioni di sicurezza, è stato interrotto il traffico sulla strada in questione. E’ stata inoltre incaricata un’impresa specializzata per un primo sopralluogo che dovrà provvedere alla bonifica del costone attraverso l’ispezione, la pulizia della vegetazione e il disaggio dei corpi in bilico per la messa in sicurezza. La strada di accesso alla Costiera da Agerola resterà chiusa.
Sempre in Costiera Amalfitana, a Scala, si registra il cedimento di parte di una strada interna, Via Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che raggiunge abitazioni agricole e terreni agricoli. Il sindaco Luigi Mansi ha disposto, per ragioni di sicurezza, la chiusura del tratto franato, chiedendo l’intervento della Protezione Civile regionale. Alcune famiglie sono attualmente isolate. Nel Salernitano, invece, il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, avvisa la comunicazione che “con comunicazione della sala operativa della Regione è pervenuto l’aggiornamento per la classe di rischio VI per frane e colate di fango con stato di allerta ‘ ‘e che permane la condizione di critica’ arancione per il territorio comunale sino alle ore 18,00 di domani 28 novembre“.
Da qui, il primo cittadino invita la popolazione “a tenersi a distanza dai corsi d’acqua, a non sostare nei pressi degli stessi, né ai piani terranei o in zone sottoposte agli stessi, né in abitazioni prospicienti ai corsi d’acqua, e comunque assuma condotte di prudenza, e distanziamento dagli alvei. Per le zone montane, pedemontane e collinari – aggiunge – la popolazione è invitata a prestare la massima attenzione, stante lo stato di ‘attenzione’ per il rischio frane e colate di fango“.