Ulteriori conferme, anche dalle ultime previsioni meteo, circa l’irruzione di aria fredda tra il 28 e il 30 novembre prossimi. Già verso metà settimana, un nucleo più freddo dalla Francia riuscirebbe a sfondare verso il Piemonte meridionale e i settori interni liguri, apportando già locali nevicate fino a bassa quota, tuttavia si tratterebbe di un episodio piuttosto circoscritto in un contesto generale all’insegna ancora di temperature non particolarmente fredde, sebbene in calo, soprattutto sulle aree centro-meridionali. Invece, l’impulso perturbato nord-atlantico di fine mese, avrebbe una estrazione più direttamente scandinava, quindi sarebbe più freddo e punterebbe il Mediterraneo anche in una traiettoria più meridiana, quindi con freddo più conservato fino alle nostre latitudini.
Secondo le previsioni meteo, il suo ingresso sul nostro bacino settentrionale dovrebbe avvenire in parte maggiore dalla Valle del Rodano, ma in buona misura anche dalla porta della Bora, quindi apporto senz’altro più sostanzioso di area fredda e in misura via via anche più estesa. Per domenica 28, l’aria fredda presente già su tutto il Centro Europa, sconfinerebbe verso il Nord Italia, portando prime nevicate soprattutto sulle Alpi centro-orientali, tra alta Lombardia, Trentino-Alto Adige, Nord Veneto e Friuli, fino a 600/800 m. Neve intorno ai 1100 m anche sul Centro Appennino, soprattutto su Abruzzo, su Est Lazio, Sudovest Marche e Sudest Umbria. La parte più fredda del sistema perturbato, tuttavia, inizierebbe a tracimare nella giornata di lunedì 29 quanto isoterme invernali raggiungerebbero tutto il Nord e anche buona parte del Centro, soprattutto Toscana, Umbria, Marche i settori interni laziali e abruzzesi. In questa fase, locali nevicate, sebbene non particolarmente intense, potrebbero già raggiungere i 400/600 m tra l’Emilia-Romagna e il Nord della Toscana, 800/1000 m sul Centro Appennino, fiocchi anche su Alpi e Pre-Alpi, soprattutto centro-orientali e fino in valle, ma qui decisamente più deboli. Entro la giornata di martedì 30, l’area fredda dilagherebbe su tutto il paese, con isoterme negative fino a -2/-3°C, la sera, alla quota di 1400 m circa anche verso il Sud Italia, soprattutto tra Campania orientale, Nord Lucania e Nord Puglia, con rischio fiocchi in collina al Centro, in alta collina o bassa montagna al Sud. Non sembrerebbero essere computati, perlomeno secondo i dati attuali, fiocchi pianeggianti al Nord o comunque non in misura interessante, non tanto per valori termici non favorevoli quanto per possibile assenza delle precipitazioni, poiché la traiettoria portante settentrionale potrebbe mettere sotto vento i settori pianeggianti del Nord e anche il Nordovest. Tuttavia si tratta di prime stime, certamente tanto ancora potrebbe cambiare, soprattutto in riferimento alle aree più esposte ai fenomeni. In linea di massima, però, la struttura fredda è senz’altro confermata anche dalle ultime previsioni meteo. Ci sarebbero indicazioni, poi, ma su queste dovremo dare conferma, circa un possibile proseguimento di azione fredda anche per i primi 3/4 giorni di dicembre, con possibili maggiori effetti sul Centro Sud Appennino. Maggiori dettagli nei nostri quotidiani approfondimenti.