Le previsioni meteo sull’ultima parte del mese, si fanno sempre più nitide nelle simulazioni dei modelli matematici. Le possibilità che su gran parte dell’Europa, ma anche del Mediterraneo centro-occidentale e settentrionale, possa innescarsi una circolazione caratterizzata da correnti fredde scandinave e quindi da un contesto prettamente invernale, prendono decisamente quota giorno per giorno. Per qualche fase, i modelli matematici avevano prospettato una deriva eccessivamente occidentale dell’aria fredda, al punto da interessare quasi per nulla i settori centrali del Mediterraneo. Dagli ultimissimi aggiornamenti, già da quelli di ieri e ancor più in quelli odierni, si proporrebbe una saccatura a carattere freddo piuttosto ampia e più efficacemente estesa anche al Mediterraneo centro-occidentale e settentrionale.
In questo contesto sarebbe molto probabile l’innesco di un’area depressionaria sul Golfo Ligure, poi magari in evoluzione verso l’Emilia-Romagna, il Nord Italia e parte anche del Centro. L’aria fredda in afflusso dai settori scandinavi, con buona probabilità affluente in gran parte attraverso l’Europa centrale e i settori oltralpe, si spingerebbe fino all’estremo Ovest Europa al punto da tracimare, in seno a correnti occidentali, anche su buona parte della nostra penisola, seppure in forma più attenuata verso il Centro e ancor più verso il Sud. In ogni caso, le previsioni meteo attuali, che trovano conforto anche nella versione ensemble ( media delle simulazioni ) dei modelli matematici, sarebbero per una fase di maltempo anche importante e soprattutto di tipo invernale nel corso dell’ultima settimana di novembre, con maggiore probabilità dal 25/26 del mese e fino poi alle soglie di dicembre, ma certamente anche oltre.
Stando agli attuali schemi, tutta l’Italia, come mostra la stima precipitazioni provvisoria nella mappa interna, tornerebbe a essere interessata da piogge e temporali diffusi, naturalmente fenomeni più intensi al Nord, soprattutto settori alpini e prealpini centro-orientali, sulle regioni tirreniche e su quelle appenniniche relative, data la componente occidentale o talora anche nordoccidentale delle correnti portanti. Possibili piogge un po’ più irregolari sul medio-basso Adriatico e sui settori ionici in genere. Da rilevare, infine, secondo le previsioni meteo, opportunità per nevicate fino a bassa quota al Nord, a quote medio-alto collinari sul Nord Appennino e fino alla Umbria, Nord Lazio, Nord Abruzzo, Marche, nevicate tra 900 e 1.400 m sull’Appennino centro-meridionale, fino alla Lucania, e sulla Sardegna. Neve anche sull’estremo Sud Appennino, ma a quote un po’ più alte. Ricordiamo però che l’evoluzione si pone a distanza piuttosto ampia per cui quelle espresse sono solo ipotesi di massima sulla base delle impostazioni bariche attuali, suscettibili sia di peggiorare ulteriormente anche in termini di freddo complessivo, che magari di vedere un alleggerimento in termini di tempo perturbato. La redazione di MeteoWeb monitorerà quotidianamente l’evoluzione apportando continui aggiornamenti.