Nella mattinata odierna alle ore 11 la delegazione di Reggio Calabria di Ambiente Mare Italia – AMI, a seguito delle mareggiate dei giorni scorsi, ha segnalato la presenza del corpo di una tartaruga sul lungomare di Catona a Reggio Calabria.
Esaminando i resti della tartaruga, gli esperti hanno ritenuto possa trattarsi di un esemplare di Caretta caretta.
L’Associazione Ambiente Mare Italia – AMI ha subito inviato una segnalazione alla competente Capitaneria di Porto per gli adempimenti susseguenti.
Nel 90% dei casi a causare la morte di questi esemplari marini è l’impatto antropico. Dati scientifici dimostrano che le lesioni, le ferite e a volte anche la morte delle tartarughe marine è dovuta a diversi fattori, come: l’ingestione di ami da pesca, l’intrappolamento in reti da pesca, l’ingestione di rifiuti plastica, etc.
“La delegazione di Ambiente Mare Italia – AMI Reggio Calabria – dichiara Francesca Rogolino, referente della delegazione – è attiva sul territorio con iniziative di tutela, di intervento ambientale, sensibilizzazione sui temi della riduzione della plastica, valorizzazione, riscoperta del territorio e tutela della biodiversità.
Il rinvenimento di oggi dimostra ancora una volta come l’uomo debba cambiare i propri comportamenti per un maggiore rispetto della natura e dei suoi habitat.
Tutti i cittadini di Reggio Calabria possono rivolgersi ad Ambiente Mare Italia – AMI per segnalare inquinamento delle coste e la presenza di eventuali esemplari in difficoltà“.
Ambiente Mare Italia – AMI è un’Associazione di promozione sociale nata dall’entusiasmo e dalla voglia di impegnarsi di tanti cittadini, pronti a mettersi in gioco al fine di far conoscere, tutelare e valorizzare l’ambiente e il patrimonio artistico-culturale del nostro Paese. AMI opera con l’obiettivo di trasmettere attraverso il diretto intervento ambientale, l’informazione e la formazione, i valori di un vivere e operare secondo i principi di sostenibilità, di una economia circolare ed eco-compatibile.
AMI nasce anche dalla professionalità, competenza ed entusiasmo di tanti ricercatori, giuristi, imprenditori, economisti, tutti convinti che sia arrivato il momento di coordinare le forze e unire le conoscenze per realizzare progetti di tutela ecologica.