Violentissimo terremoto in Sud America: scossa magnitudo 7.5 scuote Perù ed Ecuador, gravi danni [FOTO e VIDEO]

Forte scossa di terremoto nel nord del Perù: magnitudo 7.5. Gli aggiornamenti in diretta
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Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7.5 ha colpito il Sud America pochi minuti fa, alle 11:52 italiane di stamani, 05:02 della notte locale. L’epicentro della scossa è stato in un’area montuosa del Perù, nella “Selva” in cui scorre il Marañón, che dà origine al Rio delle Amazzoni. Il sisma è stato avvertito anche nel vicino Ecuador.

Sono stati segnalati gravi danni a edifici di varie località, e anche la distruzione di almeno un monumento storico: la torre del tempio coloniale di Jalca Grande, nella provincia di Condorcanqui del dipartimento di Amazonas. In quest’ultima provincia, riferisce l’agenzia di stampa Andina, si segnala la distruzione di case in vari centri abitati e comunità, come a Tayuntza, nel distretto di Nieva. Il centro operativo nazionale per le emergenze (Coen) peruviano ha indicato da parte sua che il sisma è stato particolarmente intenso anche nei dipartimenti di Cajamarca e Loreto, con interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica.

Si registrano 10 feriti.

Violento terremoto in Perù, il momento della scossa [VIDEO]

Violento terremoto scuote Perù ed Ecuador [VIDEO]

Terremoto in Sud America, danni in Perù [VIDEO]

 

Terremoto in Perù, al margine tra la placca di Nazca e la placca del Sud America

Il terremoto è avvenuto in una regione vicina al margine tra la placca di Nazca e la placca del Sud America, dove la crosta oceanica e la litosfera della placca di Nazca iniziano la loro discesa nel mantello sotto il Sud America: lo spiegano gli esperti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia in un approfondimento pubblicato sul blog INGVterremoti. In questa area, la placca di Nazca si sposta verso est rispetto alla placca del Sud America ad una velocità di circa 7 cm/anno – un valore tra i più alti osservati – subducendo nella fossa Perù-Cile, a ovest della costa peruviana.

Il terremoto ha avuto un ipocentro abbastanza profondo, circa 109 km, ed è avvenuto all’interno della litosfera subdotta della placca di Nazca, sismicamente attiva fino a una profondità di circa 650 km.

I terremoti come quello odierno, con profondità compresa tra 70 e 300 km, sono definiti di “profondità intermedia“. In genere causano meno danni rispetto a quelli superficiale di magnitudo simile, ma possono essere avvertiti a grande distanza e se, di magnitudo rilevante, come quello di oggi, provocare qualche danno. La mappa dello scuotimento espressa in intensità macrosismica (Shake map da USGSindica una intensità fino all’VIII grado. 

Grandi terremoti di media profondità sono ragionevolmente comuni in questa parte della placca di Nazca e altri cinque eventi di media profondità e magnitudo M maggiore di 7 si sono verificati nel secolo scorso, entro 250 km dal terremoto di oggi. Un terremoto di magnitudo 7.5 del 26 settembre 2005 (profondità simile, ma circa 140 km a sud dal terremoto di oggi) ha causato 5 morti, circa 70 feriti e danni significativi nella regione circostante. Più recentemente, un terremoto di magnitudo 8.0 del 26 maggio 2019, a circa 230 km a sud-est dal terremoto di oggi, ha provocato 2 morti.

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