Mentre la nuova ondata epidemiologica di Covid-19 sta gradualmente riportando le Regioni d’Italia in una “zona gialla” virtuale in cui subentrano nuove restrizioni per la vita dei cittadini (il Friuli Venezia Giulia da lunedì scorso, l’Alto Adige da oggi, la Calabria da lunedì 13 e con ogni probabilità anche Lombardia, Valle d’Aosta, Marche e Trentino da lunedì 20 dicembre), ci penserà Madre Natura a riportare in una vera “zona bianca” gran parte del Paese nei prossimi giorni. Mercoledì 8 Dicembre, infatti, proprio nel giorno dell’Immacolata, una grande nevicata come non si vedeva da molto tempo colpirà il Nord, imbiancando con accumuli importanti gran parte della pianura Padana, le Alpi tutte e la Liguria fin sulla costa. Sarà un evento meteorologico particolarmente importante: in base agli ultimi aggiornamenti dei modelli, al Nord/Ovest avremo accumuli di 20cm in pianura tra Torino, Novara e Milano, con picchi di 40cm a Cuneo e 30cm tra Asti e Alessandria in Piemonte e tra Varese, Como e Bergamo in Lombardia. Al mattino ci aspettiamo la neve anche su Genova e Savona, mentre nel pomeriggio arriverà al Nord/Est, cadendo copiosa su Bolzano, Trento, Merano, Rovereto, Belluno e forse anche su Verona, Vicenza, Pordenone, che sono proprio al limite tra la pioggia torrenziale e la nevicata da scirocco che in ogni caso poi girerà a pioggia. Di seguito le carte con la previsione delle precipitazioni nevose per Mercoledì mattina…
… e per Mercoledì pomeriggio-sera:
Gli accumuli saranno molto abbondanti sulle Alpi orientali, e in modo particolare in Friuli Venezia Giulia, seppur non in pianura a differenza del Nord/Ovest. Dopo questa grande nevicata, arriverà il gelo: da Giovedì 9 inizierà un lungo periodo di freddo intenso con nebbie e nubi basse che manterranno le temperature sottozero persino in pianura Padana. Le minime crolleranno abbondantemente sotto lo zero termico, per un dicembre d’altri tempi al Nord Italia. Per il monitoraggio della situazione meteorologica consigliamo le pagine del nowcasting che consentono di seguire in diretta l’evoluzione delle più pericolose celle temporalesche e il loro tragitto: