In base ai dati principali, emersi dalla cabina di regia sulla diffusione del Coronavirus, l’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 351 per 100mila abitanti (dal 17 dicembre alla data di ieri) contro i 241 rilevati tra il 10 ed il 16 dicembre, secondo i dati flusso del ministero della Salute.
Nel periodo 30 novembre-13 dicembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,11 – 1,15), stabile rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica.
Stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,11 (1,07-1,14) alla data di ieri contro Rt = 1,09 (1,06-1,14) del 7 dicembre. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 10,7% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute alla data di ieri) contro il 9,6% al 16 dicembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,9% (alla data di ieri) contro il 12,1% del 16 dicembre.
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 vs 42.675 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% vs 31% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% vs 26%).
Due tra regioni e Province autonome sono classificate a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020. Una è classificata a rischio basso mentre 13 riportano un’allerta di resilienza e due riportano molteplici allerte di resilienza.