Dalla Regione Siciliana altri 5,7 milioni di euro per i Comuni che hanno subito danni a causa della cenere vulcanica dell’Etna.
Il dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, ha firmato il decreto per erogare le somme a una trentina di centri del comprensorio.
Sono così complessivamente 10 i milioni di euro destinati dal governo Musumeci alle amministrazioni colpite dall’incessante attività vulcanica. A giugno era stato trasferito il primo milione di euro e a settembre altri 3,3 milioni di euro.
“Aggiungiamo ulteriori risorse a quelle già stanziate per venire incontro a sindaci e cittadini colpiti dai disagi e dai danni creati dalla cenere e dai lapilli, costretti da sette mesi ad affrontare un’emergenza che non può più essere considerata sporadica. Questo fenomeno costituisce una calamità nazionale che deve essere gestita in maniera continua, approntando mezzi, uomini e piani costantemente operativi. Un’esigenza che abbiamo già rappresentato a Roma, in attesa di una risposta concreta,” ha evidenziato il presidente della Regione Nello Musumeci.
Il nuovo stanziamento sarà così ripartito: Aci Bonaccorsi (16.719 euro), Aci Castello (30.443), Aci Catena (39.361), Aci Sant’Antonio (4.233), Acireale (196.828), Calatabiano (48.371), Fiumefreddo di Sicilia (454.640), Giardini Naxos (216.720), Giarre (711.732), Graniti (20.000), Gravina di Catania (84.303), Linguaglossa (28), Mascali (88.682), Mascalucia (130.232), Milo (771.160), Motta Camastra (25.000), Pedara (304.649), Piedimonte Etneo (260.485), Riposto (915.763), San Giovanni La Punta (18.416), San Pietro Clarenza (23.189), Sant’Agata li Battiati (81.206), Sant’Alfio (125.914), Santa Venerina (449.480), Taormina (25.745), Trecastagni (48.511), Tremestieri Etneo (210), Viagrande (21.997), Zafferana Etnea (652.835).