A causa di un’irruzione artica sugli USA occidentali, le temperature sono precipitate verso valori gelidi nel settore occidentale dello stato di Washington e nell’Oregon. Rovesci di neve sono arrivati nel nord-ovest del Paese dal Golfo dell’Alaska, scaricando fino a 15cm sull’area di Seattle, mentre 30cm sono stati segnalati vicino a Port Angeles attraverso il Puget Sound. Anche Portland, nell’Oregon, ha ricevuto nevicate.
Ma a preoccupare particolarmente è il freddo estremo, tanto che le autorità statali dell’Oregon hanno dichiarato l’emergenza. Le temperature nello stato di Washington occidentale e nell’Oregon non dovrebbero salire sopra lo zero almeno fino a giovedì 30 dicembre. Diversi giorni di temperature sotto lo zero sono rari per quest’area, che in genere ha inverni miti e piovosi.
Sono stati battuti diversi record giornalieri di freddo con l’ondata di freddo iniziata nel weekend di Natale. La città di Seattle, per esempio, ha registrato la più grande differenza di temperatura in un singolo anno. Il precedente record risaliva al 1955, quando furono registrati +35,5°C il 9 giugno e -14,4°C il 15 novembre, per una differenza di 49,9°C. In questi ultimi giorni del 2021, il record è stato battuto: dopo i +42,2°C registrati il 28 giugno, lunedì 27 dicembre sono stati raggiunti -8,3°C (la minima temperatura raggiunta negli ultimi 11 anni, dal 24 novembre 2010), per una differenza di 50,5°C.
Da rilevare, a scala più grande, un’altra enorme differenza di temperatura nell’arco di 2.000km, ossia dal Canada al sud degli USA, in particolare nel Texas. L’aria artica sta portando temperature estremamente fredde in alcune parti del Canada occidentale. A Edmonton, lunedì mattina le temperature sono scese a -41,6°C, con una temperatura percepita di -55°C con il vento gelido. Calgary ha raggiunto -31°C (percepiti dal corpo umano come -43°C).
Temperature record sono state registrate in 43 comunità in tutta l’Alberta e la British Columbia tra domenica 26 e lunedì 27 dicembre. La comunità più fredda è stata Grande Prairie, piombata a -44,4°C (percepiti -56°C), battendo il record stabilito nel 1984. Lunedì mattina Vancouver ha registrato -14,5°C, mentre Victoria è scesa fino a -8,7°C, la temperatura più fredda registrata in città dall’inizio delle registrazioni nel 1874.
Mentre l’Ovest degli USA fa i conti con il freddo estremo, il sud e il sud-est del Paese sono rimasti sotto l’influenza di un sistema che ha portato temperature superiori alla norma. Domenica 26 dicembre, Charlotte, nella Carolina del Nord, ha registrato una temperatura di +25°C, che ha battuto il record giornaliero del 26 dicembre. Anche Chattanooga (Tennessee), Birmingham (Alabama) e San Angelo (Texas) hanno battuto i loro record domenica. Nel giorno di Natale, diverse città del Texas hanno battuto i record giornalieri di caldo, con punte di +34,5°C. Questa situazione porta, dunque, ad una grande differenza di temperatura nel Nord America: dagli oltre -40°C in Canada ai +35°C in Texas.
A determinare questa situazione così estrema nel continente è una trilobazione del vortice polare, che anche grazie ad un importante disturbo dovuto all’anticiclone aleutinico, ha determinato il dislocamento proprio sul Canada nord-occidentale di un ramo del vortice polare, con conseguente anomalia calda sul resto del Nord America.
Una situazione molto simile avverrà nei prossimi giorni anche in Europa: mentre il settore occidentale del continente si ritroverà con un clima primaverile tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, aria gelida scenderà dalla Scandinavia fino al settore sudorientale del continente, portando temperature molto basse.