Si è concluso un mese di novembre nero dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria a New Delhi, in India. Secondo i dati dell’India’s Central Pollution Control Board (CPCB), l’Istituto centrale di controllo dell’inquinamento, la qualita’ dell’aria in città nel novembre 2021 e’ stata la peggiore da 7 anni. Nel mese appena concluso, New Delhi ha vissuto almeno 11 giorni di grave inquinamento e nessun giorno con qualita’ dell’aria “buona”. L’indice AQI mensile e’ stato fermo, in media, sul valore di 376: il livello da 300 in su e’ ritenuto pericoloso per la salute e puo’ causare difficolta’ anche a persone normalmente sane.
Mentre gli esperti e i sanitari parlano di emergenza sanitaria, molti grandi ospedali della citta’ e delle aree circonstanti rilevano un notevole aumento del numero di pazienti affetti da seri problemi respiratori non legati al Covid-19. La concentrazione di particelle PM2.5 (quelle inferiori a 2.5 micrometri di diametro) e’ 34 volte piu’ alta del livello considerato accettabile dall’Oms.
In uno studio reso noto a settembre, Greepeace ha sostenuto che 57.000 delle morti premature a New Delhi nel 2020 potrebbero essere attribuite all’inquinamento atmosferico.