E’ salito a 375 morti il bilancio delle vittime causate dal tifone Rai nelle Filippine: lo ha confermato la polizia, aggiungendo che almeno 500 persone sono rimaste ferite e 56 risultano disperse nelle regioni meridionali e centrali dell’arcipelago.
Molte delle vittime sono state colpite dalla caduta di alberi o muri, sono annegate in inondazioni improvvise o sono state sepolte vive nelle frane.
Al suo massimo, il tifone ha fatto registrare venti sostenuti di 195 km/h e raffiche fino a 270 km/h.
Oltre 300mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie case per sfuggire alla furia di Rai. La Croce Rossa filippina ha parlato di “carneficina” nelle zone costiere. La tempesta ha sradicato tetti, abbattuto alberi, rovesciato i pali dell’elettricità in cemento, fatto a pezzi le case di legno e allagato villaggi, causando danni hanno ricordato quelli del super tifone Haiyan nel 2013, il ciclone più mortale mai registrato nel Paese con un bilancio di 7.300 tra morti e dispersi.
Tra le aree più colpite figura Bohol, nota per le sue spiagge, le ondulate “Chocolate Hills”, dove sono morte almeno 74 persone.
Si prevede che il bilancio aumenterà perché diverse città e villaggi sono rimasti fuori portata a causa di comunicazioni interrotte, interruzioni di corrente e strade intasate, sebbene siano in corso enormi sforzi per raggiungerli, con il miglioramento del tempo.
Tifone Rai, ecatombe nelle Filippine: il bilancio sale a oltre 300 morti, centinaia di feriti e decine di dispersi [FOTO]
Al suo massimo, il tifone ha fatto registrare venti sostenuti di 195 km/h e raffiche fino a 270 km/h
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