Naufragio della Costa Concordia: il fondale “sta riprendendo il suo spazio con la poseidonia, ultimo anniversario con i riflettori accesi”

Il sindaco dell'Isola del Giglio: "per quanto si voglia guardare avanti non potremo mai dimenticare quella tragica notte di dieci anni fa"
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Dieci anni per non dimenticare, ma anche per superare definitivamente quella che è stata la tragedia della Costa Concordia“: lo ha affermato il sindaco dell’Isola del Giglio (Grosseto) aprendo questa mattina la commemorazione del decennale del naufragio.
Il 13 Gennaio 2012, alle ore 21:45:07 la nave da crociera, comandata da Francesco Schettino, colpì contro gli scogli nei pressi dell’isola. L’incidente causò 32 morti tra i passeggeri e l’equipaggio. Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione.

Quella del 13 gennaio 2012 – ha dichiarato il sindaco Sergio Ortelli all’Adnkronos – è per noi una giornata intensa nel ricordo di un evento che ci ha investito all’improvviso, segnando la nostra esistenza, ma allo stesso tempo che ci ha permesso di lanciare un segnale al mondo, che oltre ad accendere i riflettori su quanto stava accadendo e sul nostro spirito di fratellanza e di accoglienza, ha avuto una prova di come abbiamo saputo affrontare una tragedia come quella che si era abbattuta sul Giglio, rilanciando l’immagine dell’Italia e della sua capacità di superare un momento che non aveva precedenti“.
Dopo dieci anni l’Isola del Giglio guarda avanti e questo è un momento per farlo tutti insieme, con chi è tornato qui dopo il naufragio e con chi è stato protagonista di quelle prime ore convulse, ma anche dei giorni e mesi successivi fino alla rimozione del relitto“.

Per quanto si voglia guardare avanti – ha proseguito il sindaco Ortelli – non potremo mai dimenticare quella tragica notte di dieci anni fa. L’Isola si sta però lasciando alle spalle il naufragio ed il clamore mediatico di quei mesi e anche il fondale su cui si era appoggiato il relitto sta riprendendo ormai da tempo il suo spazio con la poseidonia che è tornata a popolarlo restituendole la sua bellezza“.

Quella della Concordia è stata la tragedia dei tempi moderni in cui forse più di ogni altra le istituzioni hanno saputo fare rete, in cui la giustizia ha avuto tempi celeri – ha aggiunto Ortelli – E soprattutto è il momento che ha segnato, con le indelebili immagini di quella notte, sia come sindaco sia come gigliese, il mio percorso personale, al contempo rendendomi orgoglioso di fare parte di una comunità che da subito ha dimostrato grandezza d’animo e spirito di solidarietà“.

A distanza di dieci – ha dichiarato Ortelli all’Adnkronos – rimane in noi gigliesi testimoni di quella tragedia il ricordo indelebile della notte del naufragio. La nostra memoria è segnata dal dolore, dalla disperazione dei parenti delle vittime e anche dallo smarrimento, lo shock, la paura e la sofferenza dei superstiti“.
Questo è l’ultimo anniversario con i riflettori accesi. Dal prossimo anno la tragedia diventerà un fatto intimo per l’isola, spegneremo i riflettori. Abbiamo istituito a livello comunale per il 13 gennaio di ogni anno una giornata del ricordo per le vittime della Concordia ma dal 2023 sarà una celebrazione locale,” ha concluso il primo cittadino.

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