Continuano le operazioni in Perù per ripulire la fuoriuscita di petrolio sversata nell’Oceano Pacifico dalla raffineria peruviana di La Pampilla, a causa dello tsunami generato dall’eruzione vulcanica di Tonga.
Sebbene la raffineria di La Pampilla, gestita da Repsol, abbia riferito inizialmente alla Procura peruviana che la fuoriuscita era stata di circa 7 galloni di greggio, si teme che il danno sia maggiore, in quanto ha già ricoperto diverse spiagge e aree naturali protette nel comune di Ventanilla, nella provincia costituzionale di Callao, adiacente a Lima.
La Direzione generale di salute ambientale e alimentare del Perù ha individuato le spiagge interessate dalla fuoriuscita, generata dal terminal Multibuoy n. 2 della raffineria, e ha raccomandato ai cittadini di non avvicinarsi a queste aree. In una nota l’agenzia ha precisato che la fuoriuscita, avvenuta sabato, ha colpito le spiagge e la biodiversità marina costiera dal distretto di Ventanilla alle coste dei distretti di Santa Rosa e Ancon, a nord di Lima.
La fuoriuscita sarebbe stata causata dalle onde eccezionalmente alte provocate dall’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Yonga Hunga Ha’apai, a circa 10mila km di distanza.