Un indicatore della grande potenza dell’eruzione vulcanica avvenuta alle Tonga è l’altezza raggiunta dal pennacchio: scienziati britannici hanno esaminato i dati dei satelliti meteorologici ed hanno calcolato che avrebbe raggiunto circa 55 km di altezza, cioè il confine tra la stratosfera e gli strati della mesosfera.
La cosiddetta linea di Kármán, che è spesso citata come il confine atmosferico con lo Spazio esterno, è a 100 km.
Simon Proud, di RAL Space, ha affermato che si è trattato di “altitudini inaudite” per un pennacchio vulcanico.
L’eruzione più potente della seconda metà del XX secolo è stata quella del Monte Pinatubo nel 1991: si pensa che il suo pennacchio abbia raggiunto circa 40 km d’altezza. Tuttavia, è possibile che i satelliti più accurati di oggi avrebbero rilevato un’altitudine maggiore per l’evento delle Filippine, ha evidenziato Proud, che è affiliato al National Centre for Earth Observation britannico.
Per calcolare la posizione nel cielo del pennacchio del vulcano Hunga-Tonga Hunga-Ha’apai, sono stati utilizzati i dati di 3 satelliti meteorologici, cioè Himawari-8 (Giappone) GOES-17 (USA) e GK2A (Corea).
“Poiché sono tutti a diverse longitudini, possiamo usare la parallasse tra le loro prospettive dell’eruzione per determinare l’altitudine. E’ una tecnica abbastanza consolidata per l’altezza delle nuvole temporalesche e dovrebbe effettivamente funzionare meglio in questo caso in quanto l’altitudine (e quindi la parallasse) è maggiore“, ha affermato Proud a BBC News.
Si vede solo una piccola parte della nube arrivare a 55 km: è molto probabilmente vapore acqueo, più che cenere, che è stato spinto verso l’alto in testa alla corrente ascensionale. La parte piatta principale del pennacchio si è innalzata a 35 km.