Decretato lo Stato di Precauzione a fronte di un possibile tsunami di lieve entità in tredici regioni del Cile a seguito della violenta eruzione di un vulcano sottomarino a Tonga, che ha già portato onde anomale nello stesso arcipelago ma anche sulle coste di Giappone e Stati Uniti.
La Oficina Nacional de Emergencia del Ministerio del Interior y Seguridad Pública (ONEMI) ha indicato che insieme al Servicio Hidrográfico y Oceanográfico de la Armada de Chile (SHOA) stanno monitorando le coste del Cile a causa della minaccia tsunami. “ONEMI e SHOA mantengono il monitoraggio a causa di uno stato di precauzione per l’arcipelago Juan Fernández, l’Isola di Pasqua, San Félix e l’Antartide cilena“, hanno spiegato le autorità.
Onemi ha ordinato l’evacuazione della costa in tredici regioni cilene per il possibile rischio di un piccolo tsunami. Le regioni interessate sono: Arica e Parinacota, Tarapacá, Antofagasta, Atacama, Coquimbo, Valparaíso, O’Higgins, Maule, Biobío, Ñuble, La Araucanía, Los Ríos e Los Lagos. Tuttavia, nel caso di Coquimbo e Los Ríos, lo stato di precauzione per lo tsunami è stato cambiato in allarme tsunami, che ha comportato l’odine di evacuazione in aree sicure. È stato inoltre ordinato di evacuare le spiagge dell’isola di Pasqua, dell’arcipelago Juan Fernández, dell’isola di San Félix e dell’Antartide cilena.
“Dopo aver monitorato tutte le coste, abbiamo stabilito che queste aree sono in questo stato di precauzione perché potrebbe esserci uno tsunami compreso tra 30 centimetri e un metro”, ha avvertito sui media locali Claudio Aldea, vicedirettore operativo di Onemi.
AGGIORNAMENTO
SHOA indica che le ampiezze massime dello tsunami registrate dalle stazioni al livello del mare sono le seguenti:
- Chanaral 1.7m
- Coquimbo 1.4m
- Punta de Choros 0.9m
- Valparaiso 0.9m
- Coliumo 0.8m
- Lebu 0.8m
- Caldera 0.8m
- Iquique 0.8m
- Pichidangui 0.7m
- Quintero 0.7m
- San Antonio 0.7m