La potente eruzione vulcanica sottomarina di Tonga è stata così potente che è stata registrata in tutto il mondo ed ha innescato tsunami che hanno raggiunto le coste del Pacifico, dal Giappone agli Stati Uniti.
Lo US Geological Survey ha registrato l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai come equivalente a un terremoto di magnitudo 5.8: onde di circa 1,2 metri si sono abbattute lungo la costa pacifica del Giappone. In Nuova Zelanda, a più di 2.300 km da Tonga, 120 persone sono state evacuate dalle zone costiere settentrionali e diverse barche sono state distrutte quando un’onda si è schiantata su un porto turistico. La popolare Bondi Beach in Australia a Sydney è stata brevemente evacuata per precauzione, mentre in California, le strade costiere di Santa Cruz sono state inondate e chiuse al traffico.
Come noto, l’onda d’urto derivata dall’esplosione ha raggiunto anche l’Italia.
“Anche la stazione meteo dell’Osservatorio di Sorrento ha registrato l’onda d’urto derivata dall’esplosione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nelle isole Tonga,” ha segnalato l’astrofilo Nello Ruocco in un post su Facebook. “La ritroviamo nel rapido aumento e rapida diminuzione della pressione atmosferica registrata intorno alle 21:15 circa, le variazioni successive possono essere ricondotte a esplosioni secondarie“.
“Incredibili i fenomeni naturali, pare che anche le mie stazioni meteo tramite l’aumento della pressione atmosferica di 1,5-2 hPa poco dopo le 21 italiane, abbiano rilevato l’onda d’urto proveniente dall’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nell’arcipelago di Tonga in Polinesia, dall’altra parte del mondo,” ha affermato Antonino Brosio, direttore del Parco Astronomico Lilio di Savelli. “Per raggiungere le stazioni meteo in Italia, rilevabile solo dagli strumenti, l’onda d’urto ha viaggiato per oltre 17.300 km in 16 ore. Dopo il picco del fenomeno la pressione torna ai livelli precedenti“.
Hunga Tonga–Hunga Haʻapai è un’isola vulcanica nell’arcipelago delle Tonga. Si trova a nord-est della Nuova Zelanda e a est-sudest delle isole Fiji.
Hunga Tonga è un vulcano sottomarino: significa che è essenzialmente completamente sott’acqua, ma ha superato il livello del mare durante un’eruzione nel 2009. L’immagine di seguito mostra l’isola e la sua struttura sottomarina.
Il vulcano fa parte dell’arco vulcanico Tonga, molto attivo, una zona di subduzione che si estende a nord-est dalla Nuova Zelanda verso le Fiji. Si trova a circa 100 km al di sopra di una zona sismica profonda molto attiva.
Tutte le zone di subduzione intorno al Pacifico, formano il cosiddetto “Anello di Fuoco”: circa il 75% dei vulcani della Terra (oltre 450) si trova in quest’area, e anche il 90% dei terremoti si verifica lungo il percorso, compresi gli eventi sismici più violenti e drammatici.
Il 20 Dicembre 2021 il vulcano ha eruttato dopo diversi anni di letargo: ha generato un grande pennacchio visibile dalle isole circostanti. Le esplosioni sono state udite fino a 170 km di distanza. L’eruzione iniziale è continuata fino alla mattina del 21 Dicembre e l’attività è proseguita. Il 25 Dicembre le immagini satellitari hanno mostrato che l’isola era aumentata di dimensioni.
L’attività vulcanica si è nuovamente quietata il 5 Gennaio 2022, prima di riprendere il 13 Gennaio, generando una nuvola di cenere alta 17 km. Il vulcano ha eruttato di nuovo con violenza la mattina del 15 Gennaio: è iniziata così una grande eruzione esplosiva, che è stata circa 7 volte più potente dell’eruzione del 20 Dicembre 2021. Sono state numerose le segnalazioni di forti esplosioni avvertite a Tonga e in altri Paesi, come le Fiji e fino alla Nuova Zelanda, all’Australia e persino all’Alaska.
Nelle aree vicino all’eruzione, l’esplosione è stata abbastanza potente da frantumare i vetri delle finestre.
E’ stata così forte da inviare un’onda d’urto misurabile in tutto il mondo, così violenta da toccare la stratosfera con le sue ceneri.