Discernere il clima di Marte circa 3 miliardi di anni fa e’ difficile perche’ le caratteristiche della superficie non sembrano supportare un clima caldo e umido o freddo e secco durante quel periodo. Ora Frederic Schmidt e colleghi hanno condotto simulazioni climatiche numeriche per valutare se potesse essere plausibile una terza opzione, ossia un clima freddo e umido.
Secondo lo studio, condotto dall’Institut Curie e dalla NASA e pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, un oceano liquido nel bacino di pianura settentrionale del Pianeta Rosso potrebbe essere stato stabile anche a temperature superficiali medie globali al di sotto del punto di congelamento a causa della circolazione oceanica che avrebbe potuto riscaldare la superficie a livello regionale fino a 4,5°C. In tale scenario, i modelli climatici suggeriscono anche precipitazioni moderate vicino alle coste e nell’oceano settentrionale, nonche’ calotte glaciali negli altopiani meridionali che avrebbero restituito l’acqua all’oceano attraverso il flusso glaciale come parte del ciclo idrologico.
Il clima simulato era realizzabile con un’atmosfera dominata da anidride carbonica contenente il 10% di idrogeno, che e’ una composizione potenziale per creare un adeguato effetto di riscaldamento della serra. Secondo gli autori, lo scenario climatico e’ compatibile con l’evidenza di coste e tsunami all’interfaccia oceano-terra, nonche’ calotte glaciali e valli glaciali negli altopiani meridionali di Marte.