Una delle numerose espulsioni di massa coronale (CME) che dovevano passare vicino alla Terra questa settimana ci ha appena sfiorati.
Durante le prime ore del 25 Gennaio, una densa ondata di plasma ha colpito il campo magnetico terrestre e il campo magnetico interplanetario vicino al nostro pianeta e poi ha virato bruscamente a Sud.
Sono segni di un mancato impatto (o colpo di striscio) di una CME. Gli osservatori del cielo artico potrebbero avere notato aurore intorno alle 04:00 UTC (le 5 ora italiana).
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Il massimo solare del Ciclo Solare 25
Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare, la parte più attiva del suo ciclo di 11 anni. Durante il massimo, il campo magnetico del Sole, che genera le espulsioni di massa coronale e altre condizioni meteorologiche solari, è al suo massimo, provocando tempeste sempre più forti.
Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino a luglio 2025, a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare, secondo la NASA.