Omicron, il rapporto britannico sull’efficacia di vaccini e booster AstraZeneca, Pfizer e Moderna: “dopo due dosi siamo allo 0%”

L'ultimo rapporto britannico sulle varianti del coronavirus SARS-CoV-2: "l'efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica con la variante Omicron è notevolmente più bassa rispetto alla variante Delta e diminuisce rapidamente"
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Nell’ultimo rapporto del Governo britannico sulle varianti del coronavirus SARS-CoV-2, viene presentata un’analisi sull’efficacia dei vaccini contro la variante Omicron. A pagina 21 del documento, viene indicata l’efficacia dei vaccini AstraZeneca, Pfizer e Moderna contro la malattia sintomatica dopo la seconda dose ma anche l’efficacia dopo le dosi di richiamo di Pfizer e Moderna.

In tutti i periodi, l’efficacia è stata inferiore per Omicron rispetto a Delta. Tra coloro che avevano ricevuto 2 dosi di AstraZeneca, l’efficacia è scesa dal 45-50% a quasi nessun effetto contro Omicron a partire da 20 settimane dopo la seconda dose. Tra coloro che avevano ricevuto 2 dosi di Pfizer o Moderna, l’efficacia è scesa da circa il 65-70% fino a circa il 10% entro 20 settimane dalla seconda dose. Da 2-4 settimane dopo una dose di richiamo, l’efficacia variava dal 65-75% circa, scendendo al 55-65% a 5-9 settimane e al 45-50% dalle 10 settimane dopo il richiamo”, si legge nel rapporto.

I risultati appena descritti sono riportati nei seguenti grafici.

Efficacia di due dosi del vaccino AstraZeneca, più terza dose con Pfizer o Moderna
Efficacia di due dosi del vaccino Pfizer, più terza dose con Pfizer o Moderna
Efficacia di due dosi del vaccino Moderna, più terza dose con Pfizer o Moderna

Il rapporto tratta anche l’efficacia dei vaccini rispetto al ricovero. “Una dose di vaccino è stata associata a una riduzione del 43% del rischio di ospedalizzazione tra i casi sintomatici con la variante Omicron, 2 dosi con una riduzione del 55% fino a 24 settimane dopo la seconda dose e una riduzione del 40% del rischio 25 o più settimane dopo la seconda dose e una terza dose è stata associata a una riduzione del 74% del rischio di ospedalizzazione nelle prime 2-4 settimane dopo la vaccinazione, scendendo leggermente a una riduzione del 66% a partire da 10 o più settimane dopo la dose di richiamo. Quando combinato con l’efficacia del vaccino contro le malattie sintomatiche, ciò equivaleva a un’efficacia del vaccino contro il ricovero del 58% dopo una dose, del 64% da 2 a 24 settimane dopo 2 dosi, del 44% dopo 25 settimane dopo 2 dosi e del 92% che scendeva all’83% 10 o più settimane dopo una dose di richiamo. Combinando i periodi per la terza dose, l’efficacia complessiva del vaccino 2 o più settimane dopo il richiamo è stata dell’89%, si legge nel rapporto (vedi tabella seguente).

Efficacia dei vaccini contro il ricovero con Omicron

“Queste stime suggeriscono che l’efficacia del vaccino contro la malattia sintomatica con la variante Omicron è notevolmente più bassa rispetto alla variante Delta e diminuisce rapidamente. Tuttavia, la protezione contro il ricovero è molto maggiore, in particolare dopo una dose di richiamo, dove l’efficacia del vaccino contro il ricovero è compresa tra l’85% e il 90%. Sono necessari ulteriori dati per stimare la durata della protezione contro il ricovero”, si legge ancora.

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