I modelli matematici, a oramai 72/84 ore circa dall’inizio del possibile nuova evento perturbato atteso dalla seconda parte del weekend e per inizio della settimana prossima, sembrano un po’ tutti allineati sulle dinamiche che lo contraddistinguerebbero. Si tratterebbe, secondo le previsioni meteo elaborate su basi modellistiche, dell’arrivo sul Mediterraneo centrale di un nucleo instabile relativamente freddo di matrice sub-polare marittima il quale, approfittando dello spostamento dell’anticiclone oceanico sull’Ovest del continente, affonderebbe velocemente verso i mari centro-meridionali italiani innescando un profondo minimo depressionario e attivando una significativa fase di maltempo dalla durata di circa 36/48 ore. I primi nuclei instabili giungerebbero nella mattinata di domenica portando primi rovesci tra la Toscana, l’Umbria, le Marche, la Romagna meridionale e qualche pioggia sulla Sardegna.
Ma sarebbe dal pomeriggio e poi dalla sera di domenica che arriverebbero i fronti più perturbati e anche più freddi richiamati dalla bassa pressione sul Sud Italia, fronti in azione essenzialmente sulle aree centro-meridionali del paese, in particolare sulle regioni del medio basso Adriatico, su quelle relative appenniniche e su tutto il Sud. Il maltempo su questi settori insisterebbe poi per tutta la notte verso lunedì 10 e ancora per la giornata di lunedì, con precipitazioni localmente anche di forte intensità. Un rilievo particolare vogliamo riservare in questa sede alle nevicate attese fino in collina o anche a bassa quota, specie sulle regioni centrali, nel corso dell’evento prossimo tra domenica e lunedì. Nella mappa interna abbiamo evidenziato le aree a maggior rischio, stando alle previsioni attuali, quelle in azzurro con possibile neve più debole e irregolare, le aree in lilla con possibile neve più intensa e diffusa. Naturalmente è un quadro di massima a oltre 70/80 ore per cui rimane ancora piuttosto approssimativo. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare l’evoluzione per il nuovo maltempo invernale atteso sul finire della prima decade di gennaio, apportando quotidiani aggiornamenti e, via via, maggiori dettagli.