Sempre più certa, stando anche alle ultime previsioni meteo, la seconda irruzione di aria fredda sub-polare verso l’Italia, a iniziare da domenica e probabilmente fino a martedì 11, quindi anche un po’ più duratura rispetto a quanto visto fino a ieri . Una irruzione di aria fredda classica dal Mare del Nord, in discesa lungo il bordo orientale di un anticiclone di blocco situato tra Ovest Europa e Est Atlantico, e che punterà direttamente l’Italia. Avevamo già accennato in precedenti editoriali circa un getto piuttosto veloce alle medie quote, al punto da catapultare aria fredda, anche questa soprattutto in quota, verso i mari centro-meridionali italiani e attivare un’ampia e profonda depressione invernale sul Centro Sud Italia.
Dunque, un peggioramento che si conferma essere senz’altro più significativo sulle regioni centro-meridionali e, tra queste, soprattutto su quelle del medio-basso Adriatico e del basso Tirreno. Nelle fasi iniziali dell’affondo perturbato, tra la notte su domenica e nella prima parte di domenica, risulteranno esposte alle correnti nordoccidentali più fredde anche i settori alpini, specie i versanti esteri e di più quelli nordoccidentali, anche qui con precipitazioni diffuse per la fase indicata e nevicate fino a bassa quota. Poi, via via, verso lunedì, migliorerà sui settori alpini, mentre sul resto del Nord le precipitazioni saranno pressoché assenti o comunque scarse e localizzate, veloci, per via della protezione della barriera alpina rispetto alle correnti settentrionali. Per la giornata di domenica 9, rovesci riguarderanno anche la Toscana, l’Umbria occidentale e il Lazio, ma via via in miglioramento anche su queste regioni, poiché si innescherà progressivamente una circolazione orientale che metterà al riparo il medio-alto Tirreno, ponendosi quest’area sottovento rispetto alla barriera appenninica. In riferimento all’aspetto neve, probabilmente esso sarà il più significativo prospettandosi, secondo le previsioni meteo, nevicate diffuse e localmente anche abbondanti su tutti i settori appenninici centro-meridionali a iniziare dalle basse quote al Centro per finire a quelle medio-basse collinari verso il Sud, magari alto collinari solo su estremo Sud, tra Calabria e Sicilia. Nella mappa interna abbiamo ancora una volta evidenziato le aree più a rischio nevicate, quelle circoscritte in colore lilla, con possibili accumuli anche importanti, che localmente potrebbero arrivare fino a 40/50 cm, ma che diffusamente, a partire dalla media collina, potrebbero essere dai 10/20 ai 30 cm. L’azione instabile, rispetto ai dati di ieri, vede un leggero spostamento di tutta la struttura verso Est, quindi con un alleggerimento delle precipitazioni sui versanti tirrenici interni. Insomma, prospettive per una significativa fase invernale e certamente più fredda, anche se non eccessivamente fredda, tra domenica e martedì prossimi, decisamente confermata anche con gli aggiornamenti odierni. Maggiori dettagli in quelli prossimi quotidiani.