Le previsioni meteo, sulla base degli aggiornamenti modellistici, continuano a proporre un secondo attacco perturbato di matrice sub-polare marittima tra domenica prossima, 9 gennaio, e lunedì 10. L’attacco arriverebbe dopo un paio di giorni sempre all’insegna di un flusso settentrionale anche moderatamente freddo, ma con instabilità più irregolare o comunque più circoscritta alle regioni meridionali e localmente a quelle insulari e alpine. Stando alle ultime simulazioni, il nuovo nucleo perturbato provenendo, sì, dai settori settentrionali, ma più marittimi, non traghetterebbe con sé un granché di aria fredda, tuttavia le termiche prospettate sarebbero sufficienti a portare lo zero termico fino a 700/800/1000 m su diverse regioni e, quindi, in grado di consentire nevicate fino a bassa quota, localmente anche a 3/400 m o comunque diffusamente a quote collinari.
Abbiamo già avuto modo di rilevare in precedenti previsioni meteo, che il getto in quota sarebbe abbastanza meridiano e piuttosto veloce, al punto da far scivolare le maggiori vorticità verso i settori centro-meridionali italiani, qui anche con innesco di minimi depressionari. In questa seconda ondata di maltempo di gennaio, con buona probabilità le regioni settentrionali e anche quelle del medio-alto Tirreno verrebbero saltate, salvo precipitazioni nevose irregolari sui settori alpini settentrionali. Attualmente stiamo a circa 100/120 ore dal secondo evento perturbato del mese e la distanza continua a essere abbastanza per potersi sbilanciare in riferimento agli effetti. Sembrerebbe, tuttavia, una importante fase perturbata senz’altro anche a sfondo invernale e con rischio di nevicate collinari su molte regioni appenniniche; naturalmente oltre alle nevicate sarebbero da computare piogge e rovesci in qualche caso anche di forte intensità e un consistente aumento della ventilazione settentrionale. In riferimento alla temperature, come già sottolineato e come mostrato anche dalla prospetto anomalia termica dell’ultimo aggiornamento del modello europeo ECMWF, immagine interna, per la fase 9/10 gennaio sarebbero computati valori certamente sotto media ma non in misura eclatante; tuttavia 3/4°C in meno rispetto alle medie tipiche del periodo potrebbero aversi su diverse regioni. Maggiori dettagli sull’attacco perturbato intorno alla fine della prima decade, nei nostri quotidiani aggiornamenti.