Raffica di esplosioni sul Sole: nubi di particelle cariche potrebbero colpire la Terra nei prossimi giorni

Gli impatti delle nubi di particelle cariche contro il campo magnetico terrestre potrebbero generare aurore nel Circolo Polare Artico
MeteoWeb

Negli ultimi giorni il Sole ha prodotto numerose espulsioni di massa coronale (CME): nessuna di queste si sta dirigendo direttamente verso la Terra, ma, tuttavia, potrebbero avere effetti sul nostro pianeta. Sono infatti possibili “colpi di striscio” il 23, 24 e 25 Gennaio.
Gli impatti delle nubi di particelle cariche contro il campo magnetico terrestre, se dovessero verificarsi, non dovrebbero comunque causare tempeste geomagnetiche, ma potrebbero illuminare con aurore i cieli del Circolo Polare Artico.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.

Il massimo solare del Ciclo Solare 25

Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare, la parte più attiva del suo ciclo di 11 anni. Durante il massimo, il campo magnetico del Sole, che genera le espulsioni di massa coronale e altre condizioni meteorologiche solari, è al suo massimo, provocando tempeste sempre più forti.
Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino a luglio 2025, a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare, secondo la NASA.

Condividi