Il maltempo costringe ad un altro rinvio del lancio del secondo satellite COSMO-SkyMed di seconda Generazione (Csg) da Cape Canaveral, in Florida. Il lancio era previsto alle ore 00:11 di domani, domenica 20 gennaio. Ora tutto slitta di altre 24 ore, alle 00:11 di lunedì 31. Si tratta del terzo rinvio consecutivo per il lancio del satellite, dopo quello di venerdì e quello della notte scorsa a soli due minuti dal lancio.
Il secondo satellite di seconda generazione in rampa di lancio va ad aggiungersi ai cinque già in orbita nell’ambito del programma duale sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in cooperazione con il Ministero della Difesa.
Il lancio consentirà di proseguire l’operatività dell’intera costellazione COSMO-SkyMed in orbita da più di quindici anni aumentandone le capacità complessive. Il programma raggiungerà quindi l’ennesimo importante traguardo, in linea con gli obiettivi prefissati dall’ASI e dal Ministero della Difesa.
Il lancio del secondo satellite della nuova generazione permetterà all’Italia di avere un sistema per l’Osservazione della Terra ancora più all’avanguardia e di unicità al mondo. La costellazione conferma, oggi, le eccezionali competenze dell’industria italiana. Obiettivo primario di CSG è fornire ad un’utenza duale, civile e militare, i servizi di Osservazione della Terra attraverso un ampio portfolio di prodotti, ottenuti nelle diverse modalità operative del sensore SAR (Radar ad Apertura Sintetica), sia a campo stretto e risoluzione ultra-fine che a campo largo.
In questo programma l’industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese. Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) è la capocommessa responsabile dell’intero sistema, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) ha realizzato il segmento di Terra e ospita nel Centro spaziale del Fucino il centro di comando e controllo della costellazione. Leonardo contribuisce inoltre al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. I dati generati dai satelliti Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo dalla società e-Geos (Telespazio 80%, Asi 20%).