Una tempesta geomagnetica classe G1 causata dall’impatto di una regione di interazione co-rotante (CIR), avvenuto l’8 Gennaio, si sta attenuando in queste ore.
Nonostante la tempesta sia quasi conclusa, le aurore artiche rimangono possibili poiché la Terra si trova all’interno di un flusso moderatamente veloce di vento solare che scorre dietro la CIR.
La regione di interazione co-rotante (CIR) ha colpito il campo magnetico terrestre ieri, generando alcune delle migliori aurore artiche degli ultimi anni.
La guida turistica Sachrias Rundquist (Lights over Lapland) ha scattato questa foto nella località di Abisko, Svezia:
“Il mio telefono ha iniziato a vibrare ininterrottamente,” ha raccontato Chad Blakley, che gestisce un servizio di visite guidate all’interno del Circolo Polare Artico. “Erano tutte le nostre guide che parlavano tra loro di quanto fossero belle le aurore. Molti concordarono sul fatto che fosse tra i 10 migliori spettacoli che avessero mai visto“.
Le CIR sono zone di transizione tra flussi veloci e lenti di vento solare: contengono onde d’urto e campi magnetici che spesso scatenano aurore mozzafiato. Le CIR sono come espulsioni di massa coronale (CME) in miniatura.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.
Il massimo solare del Ciclo Solare 25
Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare, la parte più attiva del suo ciclo di 11 anni. Durante il massimo, il campo magnetico del Sole, che genera le espulsioni di massa coronale e altre condizioni meteorologiche solari, è al suo massimo, provocando tempeste sempre più forti.
Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino a luglio 2025, a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare, secondo la NASA.