“Abbiamo seguito, come per la maggior parte degli ufologi italiani, la notizia del presunto avvistamento di un UFO a Bolognetta. Rimaniamo sconcertati come con estrema facilità e superficialità non vengano fatte indagini approfondite che potrebbero spiegare il fenomeno osservato. Affermare che l’oggetto, o presunto tale, non appartenga a nessun fenomeno naturale o terrestre, collocandolo con assoluta certezza come oggetto sconosciuto non terrestre è semplicemente sintomo di inadeguatezza a fronte di una tematica così complessa come l’ufologia”, si legge in un comunicato stampa dell’Associazione Ricerca Italiana Aliena (A.R.I.A), fondata dall’ufologo Angelo Maggioni e rappresentata dal neo Presidente Fabio Ippoliti (Aerospace Engineer presso Thales Alenia Space, la più grande azienda di produzione di satelliti in Europa).
“Spesso molti avvistamenti, con le dovute ricerche e approfondimenti di indagini, sono stati risolti come banali fenomeni naturali (plasmoidi, fulmini globulari, comete, detriti spaziali, ecc.) o fenomeni artificiali terrestri. Osservando il filmato e confrontandolo con un filmato di Ravenna non possiamo non notare una certa similarità dell’evento. La dinamica e le presunte manovre, a detta di alcuni ufologi “inspiegabili”, sembrerebbero simili a quelle di un aliante con effetti pirotecnici, come quello ripreso a Ravenna, o a eventi naturali che ben conoscono chi pratica Parapendio. Ci stupisce come di fatto, alcuni centri ufologici, non rispettino le linee guida dettate da Josef Allen Hynek (fu protagonista del Progetto Blue Book come consigliere scientifico dal 1952 al 1969), affermando e catalogando un evento senza i dovuti approfondimenti del caso. La classificazione Hynek è da sempre stata considerata un punto di riferimento chiave dell’ufologia mondiale, da rispettare rigorosamente! Oggi qualsiasi ufologo non può esimersi dal non rispettare tale regola, le tipologie dell’avvistamento venivano così suddivise: Avvistamenti a distanza e gli incontri ravvicinati”.
“In particolare il professore Hynek sottolineava il fatto che solo DOPO aver ESCLUSO , ogni possibilità riconducibili a fenomeni naturali o artificiali Terrestri, il fenomeno poteva essere considerato UFO (oggi UAP). In questo caso abbiamo elementi che non escludono la matrice artificiale Terrestre, anzi sotto certi aspetti proprio le dinamiche similari fanno in modo che non possano essere rispettati tutti i punti della classificazione e dunque collocare il fenomeno da sconosciuto a conosciuto”.
“Le nostre ricerche e indagini ci hanno portato probabilmente più vicini alla verità di quanto potessimo sperare. Michele Manzoni, addetto alle indagini delle Fake News e verifica dati, durante la ricerca si è imbattuto su una pagina denominata Decollo Parapendio Bolognetta e prendendo contatto con il sig. Michelangelo Spataro, pilota di Parapendio e residente nella zona di Bolognetta, riferiva che era venuto a conoscenza del video e confermava quella zona essere un punto strategico di volo per Parapendio o di voli ultraleggeri, a maggior ragione verso il fine settimana. La zona indicata dell’avvistamento sarebbe tra il Monte Balatelle e Monte Pizzo Parrino Marineo. Si è provveduto a contattare anche la stazione meteorologica marineometeo.it per comprendere al meglio anche le condizioni climatiche e i venti ascensionali scoprendo che vi sono fenomeni naturali che si verificano dopo una giornata di pioggia. Il giorno 13 infatti aveva piovuto e il giorno 14 la giornata mattiniera si presentava con cielo variabile, in situazioni simili e in zone come quella dell’avvistamento sono fucine di formazioni di escursioni termiche che formano correnti ascensionali che con l’umidità possono formare anche nuvolette che eseguono movimenti particolari in cielo come quello filmato dal testimone di Bolognetta. Siamo certi comunque che sia i Carabinieri che l’Aeronautica Militare giungeranno alla nostra stessa conclusione!”, concludono gli esperti dell’Associazione A.R.I.A.