Abraham Lake: il segreto del lago dalle bolle di ghiaccio del Canada

Migliaia di bolle cristallizzate sotto la superficie ghiacciata è questo lo spettacolo che attende i visitatori dell'Abraham Lake in Canada. Ma qual è il segreto del lago dalle bolle di ghiaccio lo svela la scienza
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L’inverno è una stagione in cui la natura ci riserva spettacoli maestosi, ma qualche volta anche l’opera dell’uomo contribuisce a realizzare scenari inusuali che gareggiano con le meraviglie naturali.
È il caso dell’Abraham Lake in Canada, un bacino artificiale creato a seguito della realizzazione di una diga. Qui ogni inverno si possono ammirare migliaia di bolle intrappolate e cristallizzate sotto la superficie ghiacciata. Il segreto del lago dalle bolle di ghiaccio è il metano che proviene dal fondo del bacino e a spiegarci come avviene il fenomeno intervengono le spiegazioni della scienza.

Abraham Lake, il lago dalle bolle di ghiaccio

Nello stato dell’Alberta, in Canada, si trova il lago Abraham, particolarmente amato dai cultori delle escursioni di montagna in estate, ma anche e soprattutto in inverno a causa del particolare fenomeno che presenta uno spettacolo insolito ai visitatori.
Il lago, infatti, si ghiaccia in un modo del tutto originale, in particolare si possono vedere chiaramente migliaia di bolle di ghiaccio intrappolate nell’acqua al di sotto della superficie ghiacciata.

Quella del lago Abraham è una storia particolare: nel 1972 la TransAlta Corporation costruì la diga di Bighorn, appunto nello stato dell’Alberta, e insieme a questa un bacino artificiale che prese il nome di Lake Abraham.
Il fenomeno che lo caratterizza dunque si è sviluppato grazie alle manipolazioni che l’uomo ha eseguito sulla natura.

Proprio la natura mozzafiato di questi luoghi costituisce un grande richiamo turistico poiché attira visitatori attratti dal versante est delle Montagne rocciose dell’Alberta.
Da non perdere sono i tantissimi parchi naturalistici che si trovano in Alberta come il Banff National Park il più antico parco nazionale del Canada è anche il terzo parco nazionale più antico del mondo.

Il Parco è posto sotto la tutela dell’Unesco per le meraviglie naturali che preserva tra le quali si annoverano le Montagne Rocciose, i laghi dal luminoso azzurro, ghiacciai, cascate e specie faunistiche endemiche come i grizzly e le bighorns.
Il clima d’inverno arriva a toccare i meno 15° centigradi ma consente di praticare numerosi sport invernali, l’estate, tuttavia, è il periodo migliore per visitare il parco e sperimentare gite in canoa, percorsi di trekking che conducono agli imponenti ghiacciai delle Rocky Mountains, uscite in rafting sul fiume Bow che portano alle 7 cascate del Johnston Canyon o il percorso della Highway 93 che si immerge nella scenografia imperdibile del parco.

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La scienza del lago dalle bolle di ghiaccio

Dietro il fenomeno delle bolle di ghiaccio del lago Abraham c’è un preciso fenomeno scientifico: il lago durante il periodo invernale diviene uno specchio d’acqua ghiacciato, le bolle, tuttavia, non contengono semplice aria ma metano CH4.
Il metano si forma nel fondale del bacino e crea bolle che mano a mano salgono in superficie, quando queste entrano in contatto con gli strati più freddi dell’acqua soprastante si ghiacciano accumulandosi in curiose pile verticali.

Si tratta di bolle tutt’altro che innocue, poiché il metano è un gas altamente tossico e infiammabile, oltre ad essere uno dei principali elementi a causare problemi di surriscaldamento globale. Ma i ritmi lenti del cambio delle stagioni consentono di scongiurare qualunque rischio diretto per gli uomini perché con il disgelo si formano crepe dalle quali il gas fuoriesce naturalmente.

La produzione di metano avviene però attraverso un processo naturale, il gas, infatti, è generato dalla digestione anaerobica svolta dai metanobatteri e dagli archeobatteri presenti nel lago. Si tratta di organismi unicellulari che non sopravvivono al contatto con l’ossigeno o a temperature al di sotto degli 0° centigradi, si trovano sul fondale proprio per tale motivo, perché lì l’acqua ha temperature più calde in grado di consentir loro di vivere e riprodursi. La stessa digestione anaerobica che crea il metano si svolge tra i 35° e i 55° centigradi, ma può verificarsi anche a freddo e in questo caso può richiedere anche tra i 60 e i 120 giorni.

Quando la corporation costruì la diga e quindi il bacino artificiale, lo fece in un’area dotata di molta flora e altrettanta fauna, si venne dunque a creare un enorme deposito di materia organica sul fondo del lago, materia che ha costituito per i batteri un’inesauribile fonte di cibo. Se dunque la produzione di metano costituisce un processo del tutto naturale, non è naturale invece la causa che ha determinato questa produzione di metano.

In estate invece le emissioni di metano non sono abbastanza alte da costituire un rischio, in compenso il colore del lago assume un caratteristico colore azzurro.
Questo secondo fenomeno è determinato dalle sostanze che vengono rilasciate dalle rocce delle Canadian Rocky Mountains nel fiume North Saskatchewan le cui acque si immettono nel bacino artificiale.

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