L’Italia si appresta a vivere quella che possiamo definire come la “rivincita” dei Giorni della Merla, un mese dopo. Se, infatti, Gennaio si era concluso con l’eccezionale anomalia mite che aveva portato addirittura +22°C sulle Alpi, adesso saranno gli ultimi tre giorni del mese di Febbraio a rivelarsi i più rigidi dell’anno sull’Italia, e in modo particolare nelle Regioni Adriatiche e al Sud, a causa di un’incursione fredda particolarmente intensa proveniente dalle pianure della Russia europea, come possiamo osservare chiaramente dalla mappa sinottica del modello ECMWF per le ore centrali di domani, Sabato 26 Febbraio:
Attenzione all’Appennino orientale: tra Abruzzo, Molise e Gargano avremo accumuli di neve impressionanti, fino a 120cm di neve fresca in 36 ore oltre i 1.000 metri di altitudine. Ma la “dama bianca” arriverà fino a quote molto basse: cadrà oltre i 200–300 metri di altitudine su Marche e Abruzzo, oltre i 300 metri in Molise e sul Gargano, oltre i 400 metri in Campania, Basilicata e sulle Murge, oltre i 500–600 metri tra Calabria e Sicilia.
Attenzione ai fenomeni più estremi: il vento soffierà con raffiche molto forti, già da stasera sulle Venezie, sul Polesine e in Romagna, e poi nel weekend superando i 100km/h al Centro/Sud e soprattutto in Campania, Molise, Puglia, Calabria e Stretto di Messina. Per il monitoraggio della situazione meteorologica consigliamo le pagine del nowcasting che consentono di seguire in diretta l’evoluzione delle più pericolose celle temporalesche e il loro tragitto: