Covid, lo studio su Nature: “gli attuali vaccini inducono una robusta immunità cellulare contro la variante Omicron”

"I vaccini attuali forniscono ancora una solida protezione contro malattie gravi e ricoveri in ospedale a causa della variante Omicron", secondo un nuovo studio
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La variante Omicron, una versione altamente mutata del coronavirus SARS-CoV-2, ha dimostrato di causare infezioni breakthrough tra i vaccinati grazie alla sua capacità di eludere gli anticorpi neutralizzanti che l’organismo produce in risposta alla vaccinazione. Tuttavia, un nuovo studio, condotto dai ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) e pubblicato sulla rivista Nature, ha dimostrato che l’immunità cellulare – o la produzione di cellule immunitarie protettive, come le cosiddette cellule killer e della memoria – indotta dagli attuali vaccini anti-Covid ha fornito una solida protezione contro la malattia grave causata da entrambe le varianti Delta e Omicron.

Utilizzando campioni di individui non contagiati che hanno ricevuto i vaccini Johnson & Johnson o Pfizer-BioNTech, Jinyan Liu, Dan Barouch e colleghi hanno misurato le risposte dei linfociti T CD8+ e dei linfociti T CD4+ al ceppo originale WA1/2020, alla variante Delta e a quella Omicron del virus SARS-CoV-2 dopo un mese e poi di nuovo dopo otto mesi dalla vaccinazione finale. Allo stesso modo hanno valutato le risposte anticorpali alle varianti a uno e otto mesi.

Coerentemente con i rapporti precedenti, gli scienziati hanno osservato minimi anticorpi neutralizzanti cross-reattivi specifici per Omicron. Al contrario, i dati del team hanno suggerito che le risposte delle cellule T CD8+ specifiche per Omicron erano più dell‘80% cross-reattive con le risposte delle cellule T CD8+ al ceppo originale del virus. Allo stesso modo, più dell’80% dei linfociti T CD4+ specifici per Omicron ha dimostrato una cross-reattività.

Questi risultati dimostrano una sostanziale cross-reattività delle cellule T CD8+ e CD4+ con Omicron, sebbene gli autori avvertano che le risposte possono essere diverse in alcuni individui. Gli autori notano inoltre che due individui che hanno ricevuto il vaccino Pfizer-BioNTech hanno avuto risposte delle cellule T CD8+ non rilevabili contro Omicron.

“I nostri dati forniscono un contesto immunologico per l’osservazione che i vaccini attuali forniscono ancora una solida protezione contro malattie gravi e ricoveri in ospedale a causa della variante Omicron, nonostante le risposte anticorpali neutralizzanti sostanzialmente ridotte e l’aumento delle infezioni breakthrough“, ossia le infezioni che avvengono nelle persone vaccinate, ha affermato l’autore Dan H. Barouch, MD, PhD, direttore del Center for Virology and Vaccine Research presso BIDMC.

Dato il ruolo delle cellule T CD8+ nella rimozione delle infezioni virali, è probabile che l’immunità cellulare contribuisca sostanzialmente alla protezione del vaccino contro la grave malattia da SARS-CoV-2. Questo può essere particolarmente rilevante per Omicron che elude drammaticamente le risposte anticorpali neutralizzanti”, ha aggiunto Barouch.

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