Storia da incubo dalla Calabria: “ho avuto una reazione allergica al vaccino, ma sono stata rifiutata dai medici perché positiva al Covid”

La storia da incubo di una giovane dopo una grave reazione allergica al vaccino: "c’è mancato poco che potessi anche rischiare la vita, nonostante abbia dichiarato di avere allergie”
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Una giovane calabrese ha avuto una forte reazione allergica a seguito della somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid e per lei è iniziato un vero e proprio calvario. Questa storia arriva da Catanzaro.

Venerdì 11, ho avuto una reazione allergica grave meno di un’ora dopo aver fatto la terza dose di vaccino Pfizer. Sentivo il volto esplodere, scosse alla testa, all’orecchio e all’occhio. Ho contattato immediatamente la mia dottoressa curante che si è rifiutata di visitarmi de visu causa Covid. Mi ha chiesto di mandarle una foto via mail ma mi ha dato una cura sbagliata e la situazione è peggiorata in breve tempo. Sono corsa in ospedale, ma il protocollo prevede che io venga curata per Covid e non per la reazione allergica al vaccino!, racconta la ragazza. “Mi si gonfia l’occhio al punto tale da non poterlo aprire. Nonostante ciò, il dermatologo (senza FPP2) e l’oculista di reparto si rifiutano espressamente di visitarmi. Ho il Covid, sono asintomatica e il giorno dopo firmo le dimissioni. Mi accompagnano a casa in ambulanza e mi passano la terapia da sotto una porta. Dopo il danno anche la beffa, a causa di un ritardo telematico non possono farmi il tampone molecolare e mi bloccano il green pass. C’è mancato poco che potessi anche rischiare la vita, nonostante abbia dichiarato di avere allergie”.

A raccontare la storia di questa giovane calabrese è Bianca Laura Granato, Senatore del Gruppo Misto, tramite un post pubblicato su Facebook. “Conclusione: la sanità di Catanzaro ti cura solo per Covid o per loro puoi anche morire”, commenta Granato alla fine del post. “La realtà è questa, ma emerge soltanto nelle cronache locali, per non turbare la campagna vaccinale. Purtroppo la verità è in ogni angolo di strada, nota a tutti, quindi non serve la propaganda per coprirla, suscita solo sconcerto e indignazione. Intanto, il Ministro Speranza e il Premier Draghi pensano di poter lasciare Green Pass e obblighi guardando alla 4ª dose, fuori da ogni contesto giuridico di emergenza sanitaria. Siamo rimasti l’unico Paese in Europa a esporre con questa violenza i cittadini ad una vera e propria roulette russa, dopo aver smantellato la sanità pubblica e alienato alla loro etica professionale i medici”, conclude.

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