Alla luce delle sanzioni internazionali e del più ampio contesto generale, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ritiene “molto improbabile” che si possa lanciare nel 2022 ExoMars, la missione congiunta con l’agenzia spaziale russa Roscosmos destinata a cercare tracce di vita su Marte. Lo comunica l’ESA in una nota.
“Deploriamo le vittime umane e le tragiche conseguenze della guerra in Ucraina. Diamo la priorità assoluta all’adozione di decisioni adeguate, non solo per il bene della nostra forza lavoro coinvolta nei programmi, ma nel pieno rispetto dei nostri valori europei, che hanno sempre plasmato in modo fondamentale il nostro approccio alla cooperazione internazionale”, afferma l’ESA.
“L’ESA è un’organizzazione intergovernativa governata dai suoi 22 Stati membri e negli ultimi decenni abbiamo costruito una solida rete di cooperazione internazionale, che serve la comunità spaziale europea e globale attraverso i suoi programmi di grande successo. Stiamo attuando pienamente le sanzioni imposte alla Russia dai nostri Stati membri. Stiamo valutando le conseguenze su ciascuno dei nostri programmi in corso condotti in collaborazione con l’agenzia spaziale statale russa Roscosmos e allineando le nostre decisioni alle decisioni dei nostri Stati membri in stretto coordinamento con i partner industriali e internazionali (in particolare con la NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale)”, si legge nella nota.
“Per quanto riguarda la campagna di lancio di Soyuz dallo spazioporto europeo di Kourou, prendiamo atto della decisione di Roscosmos di ritirare la sua forza lavoro da Kourou. Di conseguenza valuteremo per ogni carico utile istituzionale europeo sotto la nostra responsabilità il servizio di lancio appropriato basato in particolare sui sistemi di lancio attualmente in funzione e sui prossimi lanciatori Vega C e Ariane 6. Per quanto riguarda il proseguimento del programma ExoMars, le sanzioni e il contesto più ampio rendono molto improbabile un lancio nel 2022. Il Direttore Generale dell’ESA analizzerà tutte le opzioni e preparerà una decisione formale sulla via da seguire da parte degli Stati membri dell’ESA. L’ESA continua a monitorare la situazione in stretto contatto con i suoi Stati membri”, conclude la nota dell’Agenzia Spaziale Europea.