Covid, Maria Grazia Cucinotta: “Non sono una no vax, ma esiste la libertà di scelta”

"Io lotto per la libertà. Se una persona si ammala, fa danno solo a se stessa. Non sopporto più questa guerra che non fa bene a nessuno", ha dichiarato Maria Grazia Cucinotta
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Maria Grazia Cucinotta, nel corso di un’intervista a Il Giornale, ha svelato il suo pensiero in merito ai vaccini anti-Covid. “Non ne posso più. Io non sono no vax, mi sono vaccinata, ma esiste la libertà di scelta. Se una persona decide di vivere la propria vita in un determinato modo, nessuno la può costringere. Io sono stata vaccinata più di una volta, ho preso il Covid lo stesso e mi sono salvata, evidentemente anche grazie al vaccino, ma io lotto per la libertà. Se una persona si ammala, fa danno solo a se stessa. Non sopporto più questa guerra che non fa bene a nessuno, viviamo in un Paese massacrato a livello economico dalla pandemia. Invece di pensare ai no vax, si potrebbero ampliare le strutture sanitarie e accogliere tutti: ancora oggi ricevo centinaia di chiamate con richieste di aiuto da persone abbandonate. Interi reparti chiusi hanno rifiutato interventi d’urgenza, perché dopo due anni non si sono attrezzati per gestire la pandemia. Ci sono patologie anche molto più gravi del Covid e si muore altrettanto. Sono diventata da anni la voce di tanti che non hanno avuto la fortuna di essere famosi e di apparire: ci sono persone che si ritrovano a morire perché prive del supporto necessario”.

E in merito alla rielezione di Sergio Mattarella, l’attrice siciliana dice: “Sono contenta che sia rimasto Mattarella, penso sia un ottimo presidente. Ho sperato in una donna al Colle, per lanciare un messaggio di supporto in un momento con tanta violenza sulle donne. Anche perché la meritocrazia e il talento non hanno genere. Sono dispiaciuta, invece, per i voti dei grandi elettori a supereroi e attori: i politici sono pagati dai cittadini per lavorare, non per divertirsi. Quando vivi e lavori all’estero, sai che queste cose creano un danno all’immagine dell’Italia nel mondo. E noi siamo un’eccellenza, non dobbiamo dimenticarlo”.

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