Le previsioni meteo confermano il peggioramento del tempo che arriverebbe tra lunedì 14, festività di San Valentino, e mercoledì 16 febbraio, qualche strascico magari anche fino al 17 febbraio sull’estremo Sud. Si tratterebbe di una saccatura nord-atlantica che affonderebbe verso il bacino del Mediterraneo attraverso la Francia, quindi agirebbe essenzialmente in un contesto di correnti meridionali. L’aspetto termico legato all’affondo, pertanto, non sarebbe di per sé freddo però, come già rilevato in precedenti aggiornamenti, l’apporto umido anche consistente, si sovrapporrebbe a un cuscino di aria fredda creatosi nelle ore precedenti, in particolare su alcuni settori del Nord, determinando condizioni diffuse per nevicate localmente fino al piano. In questa sede prospetteremo una prima ipotesi, naturalmente in attesa di dati più affidabili tra domani e lunedì stesso, in riferimento alle aree maggiormente interessate dalle nevicate, anche con stima accumuli e quote. Come visibile dall’immagine interna allegata, le aree più esposte alla neve, rappresentate a scala di colori, sarebbero essenzialmente quelle nord-occidentali e i settori alpini e prealpini centro-orientali.
La fase più indicata per la neve andrebbe da lunedì 14, un po’ per tutta la giornata e fino a buona parte di martedì 15 sebbene, nel corso di martedì, con nevicate via via confinate verso i settori alpini e prealpini centro orientali. Dunque, la fase più opportuna per la neve fino in pianura al Nordovest, andrebbe da lunedì fino alla mattinata di martedì 15. Le aree di pianura più esposte sarebbero l’Alessandrino, nel Sudest Piemonte, anche l’Astigiano, soprattutto centro-orientale, il Piacentino, specie centro-meridionale e occidentale, il Pavese, le pianure orientali E settentrionali del Piemonte, poi il Varesotto, anche il Milanese, soprattutto centro-occidentale, e ancora i settori pianeggianti dal Nord, verso l’area laghi, Comasco, Lecchese, anche bergamasco. Sul resto delle pianure piemontesi, ci sarebbe probabilmente il miglior favore in termini termici, ma l’esposizione alle precipitazioni potrebbe essere minore, quindi con fenomeni più deboli e irregolari, compreso il Torinese, soprattutto centro-orientale. In termini di accumuli, sulle aree pianeggianti si potrebbe andare da imbiancate ad alcuni centimetri, magari anche fino a 10 cm sull’Alessandrino. Allo stato attuale dei dati la neve su Milano potrebbe essere possibile tra il pomeriggio-sera di lunedì e, ancora più, nella notte verso martedì. Inizialmente i fiocchi potrebbero essere bagnati o misti, poi magari nella notte senz’altro più asciutti, anche se con precipitazioni più irregolari. C’è una stima accumulo per Milano intorno ai 5/7 cm, poi eventualmente da rettificare sulla base dei dati ultimi. Neve abbondante, invece, sopra gli 800/1.000 m un po’ su tutti i rilievi alpini e prealpini del Nord, anche su quelli interni liguri e sull’Emilia estrema occidentale: localmente su questi settori si potranno raggiungere 20/30 cm, ma fino anche a 40 cm tra le Prealpi lombarde e le Alpi Orobie. Attesi accumuli di una certa rilevanza anche intorno ai 5/700 m. Fiocchi sull’Appennino settentrionale e centrale, anche qui a quote un po’ più alte, mediamente tra 900 e 1.300 m e di più verso il 16, specie sul Centro Appennino. Maggiori dettagli sulle nevicate previste sulle regioni settentrionali a inizio settimana prossima, nei nostri quotidiani aggiornamenti.