SpaceX raggiungerà un grande traguardo quest’anno sulla sua strada verso Marte, se tutto andrà secondo i piani.
La compagnia sta sviluppando un razzo gigante noto come Starship per rendere possibile la colonizzazione di Marte e una serie di altre ambiziose imprese esplorative. Ad oggi, i prototipi di Starship hanno effettuato solo una manciata di decolli a bassa quota dalla superficie terrestre, ma il veicolo è pronto a guadagnare le sue ali orbitali in un futuro relativamente prossimo, ha affermato il fondatore e CEO di SpaceX Elon Musk.
“Mi sento, a questo punto, molto fiducioso che arriveremo in orbita quest’anno,” ha detto Musk ieri sera durante un aggiornamento in streaming su Starship da Starbase, la struttura di SpaceX nel Texas meridionale, vicino Boca Chica.
Starship e il futuro del volo spaziale
SpaceX sta sviluppando Starship per portare persone e merci sulla Luna, su Marte e altre destinazioni dello Spazio profondo. Il sistema è composto da due elementi: un enorme booster primo stadio noto come Super Heavy e uno stadio superiore chiamato Starship.
Quando è assemblato, un veicolo Starship si innalza per 119 metri dal suolo. È più alto di qualsiasi altro razzo mai costruito: il precedente detentore del record, il razzo lunare Saturn V della NASA, era alto 111 metri. Inoltre, la spinta di Starship sarà più del doppio di quella dell’iconico Saturn V, ha riferito Musk.
Sia Super Heavy che Starship sono progettati per essere completamente e rapidamente riutilizzabili, una svolta economica che Musk e SpaceX ritengono rivoluzionerà il volo spaziale e l’esplorazione. Se tutto andrà bene, ad esempio, ogni veicolo Starship sarà in grado di lanciarsi dalla superficie terrestre ogni 6-8 ore, e ogni Super Heavy potrà farlo all’incirca ogni ora, in missioni che consegneranno fino a 150 tonnellate di payload in orbita, ha spiegato Musk.
Programmi di volo di questo tipo potrebbero ridurre drasticamente i costi delle missioni. “Potrebbero essere pochi milioni di dollari per volo, forse anche un milione di dollari per volo,” ha detto Musk. “Questi sono numeri pazzeschi per gli standard spaziali“.
Se Starship si avvicinerà anche di poco a quei numeri, la colonizzazione di Marte – un obiettivo di lunga data sia di Musk che di SpaceX – diventerà una possibilità reale. L’imprenditore miliardario ha stimato che l’umanità avrà bisogno di trasportare circa 1 milione di tonnellate di materiale sul Pianeta Rosso per stabilirvi una città autosufficiente.
“Starship è in grado di farlo,” ha detto Musk. “E penso che dovremmo cercare di farlo il prima possibile. La finestra di opportunità potrebbe essere aperta per molto tempo – e spero che lo sia – ma potrebbe anche essere aperta per un breve periodo“.
Super Heavy e Starship sono alimentati dal nuovo motore Raptor di SpaceX.
SpaceX ha progettato Raptor pensando a Marte: il motore brucia ossigeno liquido e metano liquido, propellenti che possono essere reperiti sul Pianeta Rosso, ha spiegato Musk.
Starship, però, andrà sulla Luna prima di raggiungere Marte, se tutto andrà secondo i piani. Nel 2018, SpaceX ha annunciato che il miliardario giapponese Yusaku Maezawa aveva prenotato un volo intorno alla Luna su Starship, una missione che potrebbe essere lanciata già il prossimo anno (non sarà il primo volo spaziale di Maezawa, che ha soggiornato sulla Stazione Spaziale Internazionale per quasi 12 giorni a dicembre 2021).
Nell’aprile 2021, la NASA ha selezionato Starship come primo lander con equipaggio per il suo programma di esplorazione lunare Artemis. Il veicolo SpaceX porterà gli astronauti della NASA sulla Luna durante la missione Artemis 3, che dovrebbe decollare nel 2025 o giù di lì.
I primi voli orbitali di Starship potrebbero però non andare del tutto secondo i piani: ci si può aspettare un incidente qua e là nella prima campagna di test del programma, ha detto Musk.
“Probabilmente perderemo alcuni veicoli lungo la strada. Con Falcon 9, penso che ci siano voluti 14 o 15 tentativi per far atterrare con successo il primo booster,” ha detto Musk, riferendosi al razzo Falcon 9 di SpaceX, che finora ha effettuato con successo quasi 100 atterraggi. “Non credo che ci vorranno così tanti tentativi con Starship, perché abbiamo quell’esperienza,” ha evidenziato. “Non è però certo che funzionerà la prima volta“.