TAR Lazio: “restituzione dello stipendio ai militari non vaccinati e riammissione in servizio”

Il provvedimento del TAR ha sospeso l'efficacia delle sospensioni dello stipendio per tutti i militari delle forze armate che si sono sottratti all'obbligo vaccinale
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Il giudice monocratico del TAR del Lazio della prima sezione si è pronunciato per l’annullamento della sospensione degli stipendi dei militari che si sono sottratti all’obbligo vaccinale. Lo apprende l’agenzia Dire in relazione al provvedimento di contestazione presentato da Itamil. Il ricorso al tribunale amministrativo era stato presentato lo scorso 8 febbraio da 23 militari che tramite lo studio legale Monte e Itamil, l’organizzazione sindacale italiana dei militari, avevano contestato la sospensione a loro carico dello stipendio e l’allontanamento dal servizio a seguito del mancato obbligo vaccinale, in vigore dal 15 dicembre per le forze armate e altre categorie, come da decreto 172 del 26 novembre 2021.

L’avvocata Giulia Monte, che ha seguito il ricorso, aveva chiesto l’intervento del giudice monocratico per esprimersi nell’immediatezza sull’efficacia del provvedimento deciso dal governo e con apposite circolari del Ministero della Difesa. Ora il provvedimento del TAR ha sospeso l’efficacia delle sospensioni dello stipendio per tutti i militari delle forze armate nei confronti dei quali sono state predisposte, questo dovrebbe anche comportare la riammissione in servizio dei militari. La mancata erogazione dello stipendio, come previsto dal decreto 172, non era stata messa in atto per tutti i ricorrenti, ma per buona parte di essi, appartenenti a diversi reparti.

Il giudice con questa pronuncia ha poi rimandato ad una riunione collegiale il prossimo 16 marzo del 2022 per un ulteriore pronunciamento nel merito.

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