Meteo, tempesta di Foehn semina danni e paura al Nord: raffiche di oltre 200km/h sulle Alpi, feriti a Milano, incendi in Piemonte – FOTO e VIDEO

Meteo, una tempesta di Foehn sta sferzando il Nord, provocando danni dal Piemonte al Veneto: si registrano anche feriti in gravi condizioni e incendi
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Il gradiente barico tra l’alta pressione sull’Europa centro-occidentale e una depressione lungo l’Adriatico ha determinato l’attivazione di forti venti settentrionali sull’Italia. Sebbene danni e disagi dal vento siano stati segnalati anche in Abruzzo, è il Nord a subire i venti più forti. In particolare, le aree alpine e prealpine dove sono state registrate raffiche di Foehn di oltre 200km/h ma forti venti stanno colpendo anche la Pianura Padana, provocando danni anche a Milano e Torino. Raffiche importanti anche sulla Sardegna, sferzata dal maestrale: oggi sospese le corse sulla tratta marittima Sardegna-Corsica.

Tra le raffiche di vento più importanti registrate finora in Piemonte, segnaliamo: 212km/h al Gran Vaudala (Ceresole Reale, nel Torinese), sopra Sestriere 118,8km/h, Fiano 117km/h, Susa 115km/h, Buttigliera 111km/h, Bussoleno 108km/h, Villanova 103km/h, Avigliana 102km/h, Villarfocchiardo 101km/h, Torino 77km/h.

In Lombardia, 111km/h a Piani di Bobbio, 105km/h a Borno, 101km/h a Rovagnasco di Segrate, 100km/h a Milano, 98km/h a Brunate San Maurizio, 95km/h a Nerviano, Valbondione, 90km/h a Como, Uboldo, Pieve Emanuele, 80km/h a Vidigulfo.

I venti di Foehn stanno facendo schizzare verso l’alto le temperature al Nord, in particolare in Piemonte, dove si registrano: +19°C a Borgone Susa, Avigliana, +18°C a Torino, Nichelino, Trana, Rivalta di Torino, Perrero, Villar Perosa, +17°C a Susa, Moncalieri, Carmagnola, +16°C a Borgofranco d’Ivrea.

I forti venti stanno provocando numerosi danni, come tetti scoperchiati, alberi abbattuti, antenne di condomini, impalcature e cartelli stradali divelti. I Vigili del Fuoco hanno effettuato 400 interventi per forti raffiche di vento in tutta Italia, in particolare in Lombardia. Tanti danni a Milano, dove si contano anche feriti in gravi condizioni a seguito di incidenti legati al vento. I Vigili del Fuoco sono dovuti salire anche su uno dei tetti al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano perché le forti raffiche di vento hanno anche sollevato alcune parti di un rivestimento rendendole pericolanti. Tra le persone che hanno risentito dei disagi provocati dal forte vento c’è anche la nota conduttrice TV Federica Panicucci. “Sono viva per miracolo“, ha scritto in una storia su Instagram dopo che a Milano la sua auto è stata colpita da una tegola a causa delle forti raffiche di vento. Danni e disagi nel Comasco, nel Pavese, nel Lodigiano e nel Varesotto, così come in Piemonte.

Anche in provincia di Alessandria, il vento forte ha causato disagi per la presenza di alberi e pali pericolanti. A Occimiano, nel Casalese, la Protezione Civile ha segnalato il rallentamento del traffico lungo la Provinciale 31, verso Mirabello. Allarme per pali e alberi piegati dalle raffiche anche a Rivalta Scrivia nel Tortonese e alla periferia di Alessandria. La Protezione Civile consiglia di limitare gli spostamenti, stare lontano da zone alberate, impalcature, gazebo, fare attenzione alla possibile caduta di tegole. Oltre una ventina gli interventi dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale del Verbano Cusio Ossola. A causa del forte vento, si sono registrate numerose richieste di intervento per taglio piante, strutture pericolanti ed elementi di copertura divelti. La zona maggiormente colpita è stata quella della valle Ossola nei comuni di Gravellona Toce, Ornavasso, Villadossola, sino all’abitato di Domodossola.

Il vento ha provocato danni anche in Veneto. Diverse decine di interventi dei Vigili del Fuoco nella provincia di Vicenza. I pompieri hanno iniziato le operazioni di soccorso con la caduta di un palo Telecom a Isola Vicentina. Altri pali del telefono, sempre pericolanti, hanno visto l’intervento delle squadre a Schio, a Villaverla, a Romano d’Ezzelino, a Torri di Quartesolo, a Sandrigo e a Rosà. In città, a Vicenza, interventi per la caduta di due impalcature in Via Cimone e Contra’ San Rocco fortunatamente senza persone rimaste ferite, di un lucernario pericolante e di una ringhiera pericolante di un condominio. Operazioni anche per un pioppo caduto sulla careggiata in Via Gagliardotti e un altro albero in Strada Beregane a Vicenza. Sempre in città interventi di soccorso per cornicioni pericolanti all’ex tribunale di Santa Corona e in Contra’ San Pietro e un vetro rotto al settimo piano della torre Everest di Via Torino. Intervento dei Vigili del Fuoco per una insegna pericolante in via Gorizia a Piovene Rocchette e una grondaia penzolante in Via Copernico a Valdagno. Un pino ha completamente invaso la sede stradale in Via Motta a Cornedo Vicentino. Intervento dei vigili del fuoco di Schio in Via Castellaro a Salcedo per la copertura di un tetto, dove alcune parti sono finite in un parcheggio sopra alcune autovetture.

I Vigili del fuoco di Bolzaneto (Genova) sono intervenuti a Ceranesi, località Puntasso per un tetto scoperchiato. A causa del forte vento, circa 160 mq di lamiere coimbentate, si sono staccate dal tetto di un magazzino volando sul piazzale sottostante e sul fabbricato di fronte. Ingenti i danni alle vetture sottostanti e al fabbricato ma fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto.

Incendi in Piemonte

I forti venti, legate alle alte temperature, stanno iniziando a far propagare degli incendi in Piemonte. In particolare, segnaliamo un rogo tra Nomaglio ed Andrate, nel Torinese, e uno sopra Bussoleno, in Valsusa. Un vasto incendio boschivo è scoppiato nella Valle di Lanzo, nel Torinese, tra Cafasse e Lanzo Torinese, alle pendici di monte Basso. In fiamme anche i boschi in Val Grande, nel territorio di Chialamberto (Torino). Sul posto stanno operando i Vigili del Fuoco e i volontari antincendio boschivi.

Criticità legate al vento si segnalano anche al Colle del Lys, interessato la scorsa settimana da un incendio di vaste dimensioni, ma anche a Rubiana, Almese, Villar Dora e Avigliana. Proprio ad Avigliana, la dirigenza del Galileo Galilei ha deciso di evacuare le due strutture della succursale a causa delle forti raffiche di vento, che hanno causato danni ai tetti delle due scuole e della palestra: gli studenti sono usciti dalle aule e sono tornati a casa.

Nella gallery scorrevole in alto, alcuni danni provocati dal forte vento al Nord.

Bufera sul Rocciamelone, il vento solleva la neve [VIDEO]

Coldiretti: +29% bufere di vento, salgono danni

Decine di alberi abbattuti, serre scoperchiate e danni alle strutture di stalle e cascine: è questo il primo bilancio degli effetti del vento forte che in queste ore sta colpendo diverse zone della Lombardia. Lo rende noto la Coldiretti regionale mentre i tecnici sul territorio sono al lavoro per raccogliere le segnalazioni degli agricoltori. I problemi maggiori – precisa Coldiretti Lombardia – si registrano al momento a Milano città, in gran parte dell’area metropolitana e nelle campagne intorno a Monza. A Mediglia, nella zona a sud del capoluogo, le raffiche hanno strappato da terra alcuni tunnel per la coltivazione di frutta e verdura; serre danneggiate in Brianza, mentre in una cascina di Truccazzano (MI) è crollata parte del cornicione della casa padronale. Il tetto di una stalla è rimasto parzialmente scoperchiato in un’azienda agricola di Cuggiono, sempre nel Milanese.

Sono aumentate del 29% le bufere di vento in Italia nell’ultimo anno tra raffiche violente, trombe d’aria e tornado che hanno causato danni e feriti in campagna ed in città, dal Piemonte alla Toscana fino alla Lombardia con epicentro Milano. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dell’European Severe Weather Database (Eswd). Alberi abbattuti, tetti scoperchiati, pali caduti, vasi di piante e fiori ribaltati, serre colpite e nei frutteti rami con le gemme spezzati sono – sottolinea la Coldiretti – gli effetti delle violente raffiche di vento. A preoccupare è anche il rischio incendi nei boschi resi aridi dall’aria secca, dalla prolungata mancanza di precipitazioni e dal caldo insolito con il mese di gennaio che ha fatto segnare in Europa una temperatura di 0,79 gradi superiore alla media storica e il 2022 che si classifica fino ad ora nella top ten degli anni più bollenti, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Copernicus.

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