“L’area dell’Emilia Romagna dove si sono registrati i due eventi sismici di ieri sera è a media pericolosità“, dunque non “alta pericolosità come nell’Appennino Centrale” ma comunque “soggetta a scosse come quelle registrate nel 2012 a Rimini”. Lo ha spiegato Salvatore Stramondo, Direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV, ad Andreana d’Aquino in un’intervista per l’Adnkronos, riguardo le due scosse di terremoto registrate ieri sera in provincia di Reggio Emilia.
“Le due scosse di ieri sono avvenute in un’area distante tra i 20 ed i 40 chilometri dalla sequenza di scosse del maggio 2012. Non siamo esattamente in quell’area ma siamo prossimi”, chiarisce Stramondo. L’esperto spiega che “l’area interessata dalle due scosse di ieri è a pericolosità media ma non è pericolosità bassa. Quindi è bene trattare con la dovuta attenzione questo territorio soggetto ad eventi sismici di rilievo anche se, è bene chiarirlo, non parliamo di un’area ad alta pericolosità come l’Appennino Centrale, zona tristemente nota per i terremoti dell’Aquila e di Amatrice rispettivamente accaduti nel 2009 e nel 2016“.
“Ricorderei che i terremoti non si possono prevedere ad oggi, ma è molto cresciuta la nostra capacità a studiare, conoscere ed analizzare i terremoti del passato che comunque ci danno una indicazione importante sulla natura sismica del territorio”, aggiunge Stramondo. “Le due scosse di ieri sono state di magnitudo locale (Ml) 4.0 e 4.3, che corrispondono ad una stima immediata che diamo ai terremoti, e di magnitudo momento Mw 4.2. che è la stima più di dettaglio che facciamo quasi subito dopo un sisma“, prosegue il Direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Ingv.
“Quest’area il 15 ottobre del 1996 è stata interessata da diverse scosse di cui la maggiore è stata pari a 5.4 di magnitudo momento, cioè una scossa che già produce danni. In quell’occasione ci furono oltre 100 eventi sopra magnitudo 2.5 e vari eventi di magnitudo fra 4.0 e 4.6. Quindi ciò che è accaduto ieri sera in questa zona non è né nuovo né raro“, conclude Stramondo.