Divenuto Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2008, il Trenino del Bernina è il treno più alto d’Europa che si inoltra nelle Alpi e arriva a 2.253 metri di altezza ed è un capolavoro di ingegneria che si integra perfettamente con il paesaggio alpino naturale.
Questo percorso lentissimo che impiega circa due ore e mezza per coprire solamente 60 chilometri consente ai viaggiatori di fermarsi nelle numerose stazioni e praticare sport estivi o invernali, passeggiate urbane con guida o semplicemente un foto tour dalle carrozze panoramiche scoperte d’estate o dalle vetrate a cupola durante le stagioni fredde.
Il Trenino del Bernina
La ferrovia su cui si muove il Trenino del Bernina fu realizzata tra il 1906 e il 1910, e fu la realizzazione del sogno di audaci ingegneri che misero a punto un capolavoro di ingegneria civile con soluzioni tecniche d’avanguardia per l’epoca.
Si tratta, infatti, di una delle ferrovie più ripide al mondo tra quelle a scartamento ridotto con tratti che arrivano a toccare pendenze fino a 70 per mille e un dislivello di 1.800 metri.
Quella della Ferrovia Retica è, anche oggi che ha oltre un secolo, un teatro dal quale è possibile ammirare lo spettacolo della natura alpina e una testimonianza storica di grande valore, fattori riconosciuti dall’Unesco che ha incluso il Trenino del Bernina tra i Patrimoni mondiali dell’umanità dal 2008.
Insieme alla linea dell’Albula quello del Bernina è uno degli esempi più innovativi ed eccellenti di sviluppo dell’alta montagna e tra le linee ferroviaria in alta quota più spettacolari del mondo.
La Ferrovia Retica costituisce la spina dorsale del paesaggio Albula-Bernina e mentre la prima fu completata nel 1903, la seconda dal 1910 è diventata un modello per numerosi progetti di costruzione ferroviaria nelle regioni alpine ed è stata anche presa come esempio per progetti similari in Giappone. Di eccezionale pregio, infatti, è la qualità dell’ingegneria strutturale della ferrovia, che forma un unicum con la topografia delle montagne e si integra con pregio nel paesaggio naturale delle Alpi.
Il Bernina Express è conosciuto anche come il “treno che scala la montagna” perché arriva a toccare i 2.253 metri di altitudine senza l’uso della cremagliera, il punto più alto che un treno in Europa ha mai raggiunto. Il punto di partenza del Trenino del Bernina è Tirano, che si trova a una quota di 429 metri sul livello del mare, mentre la stazione di arrivo è St. Moritz che si trova a 1756 metri di altitudine, tuttavia, nel suo percorso il treno raggiunge il punto più alto nel Passo Bernina appunto a quota 2.253 metri.
Le carrozze del Trenino Rosso
Questo treno è stato soprannominato Trenino Rosso per il colore fiammeggiante dei suoi vagoni e viaggia durante tutto l’anno consentendo di apprezzare la natura in tutte le sue manifestazioni stagionali. I paesaggi, infatti, regalano emozionanti panorami dai colori sempre differenti: se durante l’inverno il manto nevoso imbianca la natura, durante la primavera un tappeto di fiori montani ricopre il percorso, l’estate consente di avvistare anche gli animali selvatici, mentre i colori accesi dell’autunno permettono di ammirare il fenomeno del foliage.
La scelta del treno può ricadere su quelli di linea o espressi che possiedono sia la prima che la seconda classe e sono tutti dotati di pulsanti per segnalare la richiesta di fermata, inoltre, il viaggio viene accompagnato da una voce registrata che, in modo più dettagliato sul Bernina Express, descrive il tragitto e segnala le varie fermate.
La tratta è sempre di 60 chilometri che unisce la Valtellina a St. Moritz, ma il Trenino del Bernina viaggia con carrozze differenti, anche in base alla stagione: d’inverno le carrozze sono riscaldate e fanno parte di quelli che vengono chiamati “treni panoramici”, dotati di vetrate a cupola che consentono un’ampia visuale sul panorama; d’estate invece, quando il meteo lo consente, si può respirare direttamente l’aria di montagna e percepire l’incanto del panorama ancora più da vicino con le carrozze panoramiche scoperte sulle quali è possibile portare anche le proprie mountain bike.
Le destinazioni del Trenino del Bernina
Come già spiegato il tragitto parte da Tirano, in Valtellina, per raggiungere le alte quote dell’Ospizio Bernina e poi ridiscendere, nella vallata del fiume Inn, l’alta Engadina e terminare il percorso nella culla del turismo invernale, la celebre St. Moritz.
Sono state pensate 12 escursioni in giornata confezionate appositamente una per ciascun mese. Le gite giornaliere prevedono il viaggio a bordo del Trenino del Bernina e una sosta intermedia presso una delle stazioni presenti lungo la tratta. Il viaggio viene arricchito da una guida turistica che intrattiene con aneddoti, leggende e la storia dei luoghi; inoltre, sono pensati per i viaggiatori anche slow trekking adatti a tutti i componenti della famiglia, passeggiate urbane e visite guidate; infine, si può anche usufruire di momenti culinari durante i quali assaporare la cucina locale.
Un particolare biglietto è costituito dal Pass del Grigioni che consente di viaggiare più giorni sul trenino rosso e nel Canton Grigioni; in questo modo sarà possibile visitare più tappe del percorso, facendo capo alla città di Tirano oppure procedere secondo una vacanza itinerante e soggiornare in più località.
A Tirano è possibile visitare la maestosa Basilica della Madonna di Tirano, che a buon diritto è considerata una delle chiese più belle della Lombardia, ma il Trenino del Bernina nel suo percorso consente di ammirare e fotografare uno dei punti più suggestivi di tutta la tratta: il viadotto elicoidale di Brusio.
Poschiavo è un borgo con case patrizie e palazzi storici ma impreziosito anche da un incantevole lago; il punto maggiormente panoramico del percorso è forse l’Alp Grüm, con i suoi 2.091 metri dai quali attende una vista mozzafiato sulla Valposchiavo.
Si oltrepassa poi il Lago Bianco, per raggiunger il valico del Bernina che consente di avvistare l’imponente ghiacciaio del Morteratsch e il gruppo montuoso che costituisce l’unico 4000 delle Alpi centrali, il Pizzo Bernina.
Le stazioni sono quelle di Lafalb e Diavolezza, due affascinanti località sciistiche, adatte soprattutto a chi ama il freeride. La Ski area consente, infatti, di intraprendere la discesa con gli sci in fuoripista del Ghiacciaio Morteratsch, in un fuoripista tracciato che conduce alla base del ghiacciaio e procedere sulla pista da fondo sino alla stazione del Bernina omonima da cui riprendere il treno.
Dopo aver attraversato circa 55 gallerie e 196 ponti, l’ultimo tratto in discesa del Trenino Rosso procede verso una delle più rinomate località turistiche delle Alpi, St. Moritz. Qui si scia in due comprensori, quello del Corviglia e quello del Corvatsch in cui sono presenti oltre 350 chilometri di piste.
Imperdibile è la Corvarsch Snow Night, la pista in cui è possibile sciare durante la notte e che costituisce la pista illuminata più lunga di tutta la Svizzera.
L’Engadina, poi, è un paradiso per i fondisti ma anche per coloro che durante la stagione estiva desiderano praticare vela e windsurf a Silvaplana.