Vaccini, Brusaferro: “quarta dose? Stiamo monitorando”. Ma intanto l’EMA frena

Secondo Ema, "attualmente le prove sono insufficienti per sostenere una raccomandazione di una seconda dose di richiamo del vaccino anti covid sulla popolazione generale"
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“La quarta dose? Il nostro Paese così come gli altri Paesi europei, con l’Ema, sta monitorando con attenzione la situazione: ora il focus è sui booster, è questa la sfida più importante, ma man mano che avremo dati più precisi ed evidenze scientifiche li valuteremo“. Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, intervenendo a “La musica riparte in sicurezza“, talk promosso dal ministero della Salute a Casa Sanremo. “Quella che stiamo disputando – ha ricordato il presidente dell’Iss – è una partita in diretta, non registrata, con l’obiettivo comune di tornare alla normalità il prima possibile“.

Attualmente le prove sono insufficienti per sostenere una raccomandazione di una seconda dose di richiamo del vaccino anti covid sulla popolazione generale. Per le persone gravemente immunocompromesse che ricevono una serie primaria di 3 dosi di vaccino a mRna una quarta dose sarebbe il primo richiamo per loro e, in quanto tale, è invece già raccomandata”. Lo ha dichiarato il capo della strategia vaccinale dell’agenzia europea del farmaco (Ema), Marco Cavaleri, durante la conferenza settimanale dell’agenzia.

Cavaleri ha confermato l’importanza di perseguire la strategia vaccinale portata avanti nell’ultimo periodo in Europa rinnovando l’invito a proseguire le campagne di vaccinazione contro il Covid-19 e di somministrazione del richiamo dopo il completamento del primo ciclo di vaccinazione, ricordando il quadro di diffusione delle nuove varianti del virus.

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