Clima: ghiaccio marino antartico a meno di 2 milioni di chilometri quadrati, estensione minima più bassa dal 1979

La variabilità naturale è probabilmente la causa dell'estensione minima più bassa del ghiaccio marino antartico dall'inizio delle misurazioni satellitari nel 1979
MeteoWeb

A differenza dell’Artico, dove il ghiaccio marino e’ diminuito rapidamente dall’inizio delle misurazioni satellitari nel 1979, il ghiaccio marino antartico ha visto molta variabilita’ di anno in anno, contraddicendo le aspettative di alcuni modelli climatici che lo prevedevano in diminuzione in risposta all’aumento delle emissioni di gas serra.

Quest’anno, il ghiaccio marino antartico si e’ ridotto a meno di 2 milioni di chilometri quadrati, l’estensione minima piu’ bassa da quando sono iniziate le registrazioni satellitari 43 anni fa. La variabilita’ naturale e’ probabilmente la causa, anche se il riscaldamento globale potrebbe avere un ruolo, secondo i dati dell’ultimo rapporto del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) statunitense. Il record e’ stato in parte dovuto ai forti venti che hanno spinto il ghiaccio fuori dal Mare di Ross, una baia al largo della costa dell’Antartide, verso aree piu’ a nord, dove fa piu’ caldo. Li’, il ghiaccio si e’ rotto e sciolto, dice Walt Meier, un ricercatore senior presso l’NSIDC, che ha sede presso l’Universita’ del Colorado Boulder. “Il ghiaccio marino antartico risponde al capriccio dell’atmosfera e dell’oceano”, afferma Pat Langhorne, che studia tale ghiaccio all’Universita’ di Otago in Nuova Zelanda. Cio’ include la direzione del vento e le onde oceaniche, nonche’ i modelli nell’Oceano Pacifico tropicale relativi a El Niño e La Niña.

Il minimo record di ghiaccio marino antartico piu’ alto e il secondo piu’ alto mai registrato sono stati raggiunti nel 2008 (3,69 milioni di chilometri quadrati) e nel 2013 (3,68 milioni di chilometri quadrati). Nel 2015 e nel 2016, il minimo e’ sceso drasticamente. “Con cosi’ tanta variabilita’, non sorprende che si possa raggiungere un minimo storico“, afferma Meier.

Meier afferma che il sui isolamento, finora, ha protetto gran parte dell’Antartide dal riscaldamento, con l’eccezione della penisola antartica, che si attacca a nord e si e’ riscaldata notevolmente negli ultimi 40 anni. Il riscaldamento globale potrebbe avere un ruolo in questo nuovo record, ma e’ troppo presto per dirlo, dice il ricercatore. “Questo potrebbe essere l’inizio di una perdita prolungata di ghiaccio antartico simile a quella che abbiamo visto nell’Artico negli ultimi 50 anni, oppure potrebbe essere una variabilita’ a breve termine che torna nella media“, afferma Zeke Hausfather, un esperto di clima della Berkeley Earth in California. A lungo termine, il cambiamento climatico si tradurra’ in un calo del ghiaccio marino antartico, aggiunge l’esperto.

Credit: National Snow and Ice Data Center
Credit: National Snow and Ice Data Center
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