Covid, infermiera va a farsi vaccinare ma rifiuta di firmare il consenso informato: sospesa dal lavoro, ora il tribunale le dà ragione

Il giudice del Lavoro del Tribunale di Ivrea ha dato ragione all’infermiera, condannando l’azienda sanitaria a pagarle le retribuzioni mancate e le spese legali
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Un’infermiera di 55 anni in servizio al presidio ospedaliero di Castellamonte, in provincia di Torino, si era presentata all’hub vaccinale a Cuorgnè per ricevere il vaccino anti-Covid, ma non aveva voluto firmare il consenso informato. La donna, in seguito, è stata sospesa dalla professione. La vicenda è avvenuta a settembre.

La donna ha deciso di presentare ricorso tramite gli avvocati Cinzia Persico e Marco Pinato, ricorso in cui è stata evidenziata anche la mancata ricollocazione ad un’altra mansione da parte dell’Asl To4, possibilità prevista dal decreto legge 44 del 2021.

Ora il giudice del Lavoro del Tribunale di Ivrea ha dato ragione all’infermiera, condannando l’azienda sanitaria a pagarle le retribuzioni mancate e le spese legali. Le motivazioni della sentenza pronunciata dal giudice Magda D’Amelio si conosceranno tra 60 giorni. L’avvocato Andrea Castelnuovo che tutela l’Asl To4, intanto, ha anticipato il ricorso in Appello.

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